ULTIM’ORA Lucchesi: “Ritorno a Taranto? Vi dico come stanno le cose”
Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale del Taranto, durante un’intervista rilasciata a giornalerossoblu.it, ha smentito un suo possibile contatto con la nuova proprietà e ha voluto lanciare un messaggio ai calciatori del Taranto.
Ritorno a Taranto – “Io non ho avuto rapporti con nessuno a Taranto, né con Giove né con i nuovi, né con altri. Io, da quando sono venuto via, da 10 giorni, non ho avuto più contatti con nessuno.”
Trattativa – “È difficile dare un parere non conoscendone i contenuti, perché io non ho partecipato alle trattative. Io nemmeno li conosco. Posso parlare in base a quello che posso leggere da osservatore esterno, perché io in questo momento sono un osservatore esterno, che per come posso leggere la situazione, la vedo un po’ nebulosa. L’avvicendarsi delle giornate, con le dinamiche che queste giornate hanno avuto, secondo me crea un po’ di nebulosità intorno a questa operazione, soprattutto legata alla volontà di questi nuovi potenziali acquirenti. Io non li ho conosciuti, non so chi siano, però in un momento in cui ci dovrebbe essere concretezza vedo un po’ di nebulosità, e questo sicuramente non fa bene al Taranto, anzi, sinceramente gli fa male.”
Messaggio alla squadra – “Io alla squadra direi di continuare a impegnarsi come hanno fatto finora. Come ho detto anche l’ultimo giorno, quando li ho salutati alla vigilia della partita con il Picerno, gli ho detto: ‘Ragazzi, fate il vostro dovere e cercate di fare ancora di più, perché non ci sia mai nessuno che possa mettere in dubbio le vostre capacità professionali, le vostre attitudini professionali. Il vostro impegno c’è sempre stato. Mettiamoci il 110%, perché questo fa parte del nostro lavoro: dare il massimo. Auguriamoci – ancora la trattativa non si era chiusa o, per lo meno, non sapevamo come sarebbe stata – che poi ci sia un futuro.’ Io credo che i ragazzi debbano fare questo: fare il proprio lavoro, il loro mestiere. Certo, in quella condizione non è facile, francamente parlando, però io credo che, vincere o perdere, ai ragazzi non si possa rimproverare nulla.”Continua a leggere