UEFA, si punta a un mini torneo per le coppe europee

UEFA, si punta a un mini torneo per le coppe europee

Rinviate a data da destinarsi le due competizioni europee per club, l’UEFA si riunirà domani in videochiamata per discutere del futuro e, ovviamente, anche degli Europei. Quest’ultimi vanno ormai verso il rinvio, mentre per Champions League ed Europa League bisognerà valutare la formula più snella possibile per riuscire a trovare un equilibrio tra diritti televisivi e gare da giocare.

L’ultima idea sarebbe quella, innanzitutto, di chiudere gli ottavi di finale di entrambe le competizioni con un’unica “finestra”: dunque le quattro gare di Champions League mancanti più le due sfide di Inter e Roma in Europa League. Poi, si potrebbe pensare a dei quarti di finale di andata e ritorno e, infine, a una vera e propria Final Four da disputarsi nell’arco di pochi giorni a Istanbul per la Champions e Danzica per l’Europa League da disputarsi nel mese di giugno.

Non si esclude, tuttavia, la possibilità di giocare con gara secca anche i quarti di finale, anche se questa opzione finirà inevitabilmente per scontrarsi sia con esigenze tecniche (la difficoltà di radunare otto squadre per ciascuna città) sia con richieste delle televisioni, che vorrebbero una partita in più anche per tenere fede al pacchetto. Tutto resta in valutazione, ma la giornata di domani potrebbe essere davvero importante.

Napoli news, Demme: “Papà in lacrime al momento della firma. Che calore da parte dei tifosi”

Napoli news – È cominciata come meglio non si poteva sperare l’avventura di Diego Demme con la maglia del Napoli: il tedesco è stato messo in cabina di regia da Gattuso praticamente subito dal suo arrivo dal Lipsia e le sue prestazioni sono state finora di alto livello, con il centrocampista che è già diventato uno dei titolari inamovibili dei partenopei. E in un’intervista rilasciata alla Bild, Demme ha raccontato di questi primi mesi al Napoli:

“Ringrazio il Lipsia per avermi dato l’opportunità di trasferirmi al Napoli. Mio padre ha pianto appena ho firmato il contratto con il Napoli. La prima volta che sono entrato al San Paolo, per me, è stato molto commovente. “Il mio ambientamento nel Napoli l’avevo sognato proprio così. L’allenatore mi ha lanciato fin da subito a centrocampo e tutto è andato per il meglio. È ovviamente un onore che Gattuso abbia creduto in me immediatamente. Lui e Pirlo sono sempre stati i miei modelli di riferimento. Che Gattuso in persona mi volesse è ovviamente incredibilmente bello. Quando camminavo per Lipsia, al massimo, mi capitava di fare qualche selfie. A Napoli sin dall’inizio sono stato riconosciuto sempre. Nella mia prima settimana non potevo quasi andare al supermercato. Anche mentre ordinavo le cose dietro al bancone, gli impiegati uscivano per far le foto con me. Qui sono davvero pazzi per il calcio. Maradona? Fin da piccoli ai bambini viene insegnato che Maradona è una leggenda, appartiene a Napoli per sempre. Ma non c’è da meravigliarsi visto quello che fatto per la città e il club.”

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