Torino News, Cairo: “Impossibile fare previsioni sulla ripresa”

Torino, le parole di Cairo

Parla il presidente del Torino Urbano Cairo. Ecco le parole, che sono rilasciate a La Stampa:

Inutile avventurarsi in previsioni, davanti a una pandemia noi non possiamo che navigare a vista. Fissare un inizio o una fine ora è senza senso, ma nel caso riprendessimo l’ipotesi porte chiuse è la più probabile. Credo che i calciatori siano a primi a non volerlo, sono ragazzi che hanno testa”. Annuncia, quindi, che martedì, quando si riuniranno tutti i club in Lega, “cercheremo una soluzione condivisa”.

“Dopo la guerra questa è l’emergenza più dura da combattere”. Cairo è convinto che “questa emergenza ha compattato il calcio italiano, c’è più unità di prima. Molti falchi sono diventate colombe anche se è rimasto qualcuno che vuole fare il fenomeno, che rompe il fronte per avere vantaggi. Furbizie, atteggiamenti di piccolo cabotaggio”. Ma non fa nomi: “Non voglio dare lezioni a nessuno”. Ma davanti ai nomi di De Laurentiis e Lotito aggiunge: “Dire’la mia regione non ha problemi’ con una situazione così in evoluzione è una frase infelice”.

Sulle competizione europee: “Sono subentrati gli egoismi dei paesi. Che allora si sentivano immuni dal contagio e vedevano in difficoltà solo l’Italia. L’Uefa ha cercato di preservare coppe ed Europei con motivazioni sportive e soprattutto economiche, poi si è dovuta arrendere quando si sono resi conto che il virus non era solo un’emergenza italiana. Anzi, il resto del mondo si è adeguato a noi”. La conclusione è sulla sua idea di calcio dopo il coronavirus in Italia: “Se rispetteremo le regole, l’talia riuscirà anche se non a breve a rivedere la normalità. E così anche il calcio”.

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