TM24 – ULTIM’ORA Sant’Agata, il ds Russo: “Obiettivo? Vi dico dove vogliamo arrivare”
Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Santo Russo direttore sportivo del Città Sant’Agata squadra che milita nel Girone I di Serie D.
Direttore un suo parere su questo girone I? Buongiorno, qil girone I di quest’anno, è un girone molto duro, rispetto agli ultimi anni l’asticella si è alzata di molto verso l’alto; ci sono società come Siracusa,Reggina,Scafatese,Nissa,Ragusa,Pompei,Licata,Vibonese che hanno allestito rose di assoluto valore, ovviamente chi più e chi meno per lottare per i primi posti, a seguire, per le restanti squadre, si prevede una dura lotta per la salvezza diretta ed evitare i playout. In ogni caso rispetto agli ultimi anni non ci sono squadre che partono in netto svantaggio.
Il Città Sant’Agata che ruolo può avere in questo campionato? Per noi del Città di Sant’Agata, la prerogativa è quella di salvare la categoria il prima possibile, non ci poniamo limiti, ma siamo consapevoli di avere una rosa molto giovane e che bisogna lottare ad ogni gara.
A livello personale che stagione si aspetta? A livello personale, dopo le esperienze di Acireale ed Akragas, che sicuramente mi hanno aiutato a crescere, quest’anno ho molte più responsabilità nel mio ruolo, in sinergia col direttore Ferraro ed il mister; in primis viene il bene del Sant’Agata e se dovessimo raggiungere l’ obiettivo vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro tutti perché il calcio è un lavoro di squadra e tutti dal presidente ai magazzinieri sono importanti per raggiungere il successo.
Vuole ringraziare qualcuno? Ringrazio Massimo Ferraro che a dicembre scorso, sotto invito del presidente Sosa mi ha fatto conoscere lo stesso in Argentina. Col presidente è nata subito una sinergia per poter iniziare un suo progetto nella serie D italiana, ed oggi siamo tutti qui a Sant’Agata.
Secondo lei in Italia visto anche gli ultimi Europei bisogna cambiare qualcosa a livello di riforme calcistiche?Si in Italia sicuramente va cambiato qualcosa, la carenza delle strutture sportive non aiuta, altro nodo quello degli under in serie D. Quest anno secondo me è stato ridotto il numero senza una logica, sarebbe più opportuno creare un armonia tra campionato primavera e serie D, ad esempio, se in primavera nella stagione corrente si farebbero giocare i 2007, che negli altri paesi giocano in serie A ed in Champions League, forse aiuterebbe la crescita dei giovani. Così da avere nella stagione 2024/2025 nelle primavere ragazzi nati dal 2007 ed in serie D, 2 ragazzi 2006 e 1 ragazzo 2005. Continua a leggere