TM24 – ULTIM’ORA Castronovo: “Parmonval? Vi dico come stanno le cose”
Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Giovanni Castronovo ex direttore generale del Castellammare .
Che stagione è stata per Lei a Castellammare? E’stata un’annata davvero esaltante,anche perché ipotizzare alla vigilia del campionato di arrivare al quarto posto sarebbe stata una vera follia. Ed invece abbiamo creato un giusto mix di giovani e gente esperta,che supportato da un dirigenza seria e sempre presente,e da una tifoseria che si è stretta intorno alla squadra,fornendoci,soprattutto al Matranga,una spinta motivazionale ulteriore,abbiamo raggiunto un risultato storico per Castellammare del Golfo calcistica. Peccato che per l’assurda regola dei 10 punti non abbiamo avuto il piacere di disputare almeno un turno di playoff. In ogni caso,per il secondo anno consecutivo,abbiamo vinto il premio giovani,con un ampio distacco sulla seconda. Ragion per cui è stata davvero una stagione da incorniciare.
Come vede quest’anno il campionato di Eccellenza? Ancora è presto per fare delle valutazioni,anche perché non si conoscono bene gli organici delle squadre,non si sa quali squadre verranno ripescate,ma soprattutto come verranno composti i gironi. E’indubbio che al momento la regina del mercato è il Gela,ma anche il Vittoria ha allestito un organico importante. Per il resto Sciacca ed Athtletic Palermo hanno operato bene sul mercato,e saranno sicuramente tra le protagoniste,così come il Modica. A mio avviso sara’un campionato maggiormente livellato rispetto ai precedenti,perché non vedo ancora una vera e propria corazzata,in grado di dominare dalla prima all’ultima giornata. In ogni caso,come ogni anno,il torneo di Eccellenza sarà assai avvincente e spettacolare.
Sono vere le voci di un suo ritorno alla Parmoval? Con molta onestà ti dico che mi sono incontrato con Edy Tamajo,al quale,da decenni,mi legano rapporti di grande amicizia. Mi è stata chiesta la disponibilità a tornare nella famiglia Parmonval,ed io ho detto che se ne può parlare,anche perché potrei così tornare a lavorare con un tecnico assai preparato e che stimo tanto (visto che l’ho anche portato con me all’Akragas),come Corrado Mutolo. Sto attendendo le determinazioni della società in ordine al budget da investire nel gruppo squadra,e soprattutto aspetto di conoscere i loro obiettivi,programmi ed ambizioni. Solo allora,se ci sarà comunione di intenti,ed una visione condivisa del progetto calcistico,accetterò con grande entusiasmo il ruolo di direttore generale che mi è stato proposto. Viceversa attenderò un’eventuale chiamata,al fine di poter prendere in considerazione,al di là della categoria,un eventuale progetto calcistico ambizioso. In sintesi,al momento non sono formalmente legato a qualsivoglia società.
Secondo lei in Italia visto anche gli ultimi Europei bisogna cambiare qualcosa a livello di riforme calcistiche?
E’un argomento assai complesso che non si può di certo liquidare in poche battute. L’unica cosa che mi sento di dire è che si dovrebbero mettere dei limiti all’utilizzo degli stranieri nei settori giovanili,si dovrebbe eliminare l’obbligo degli under nei campionati dilettanti,perché ai miei tempi giocava chi meritava a prescindere dall’età,mentre oggi,con tale vincolo,assistiamo spesso al fatto che dei ragazzi giocano finché sono under,divenuti poi over,spariscono dalla scena calcistica. Ed inoltre,soprattutto nelle scuole calcio,si dovrebbe consentire ai bambini di divertirsi rincorrendo un pallone,lasciandoli liberi di esprimere le loro qualità. Mentre spesso si assiste ad allenamenti di calciatori giovanissimi,ai quali si impongono disposizioni tattiche rigorose,che limitano chiaramente il talento dei giovani calciatori.
Un messaggio per i tifosi del Castellammare? Come ho scritto sulla mia pagina di Facebook,Castellammare rappresenta per me un pezzo di cuore,essendo stato accolto con grande affetto e simpatia,ed avendo legato in modo davvero intenso con il gruppo dirigenziale (Mione,Norfo,Mancuso),nonché con l’intero paese. Al momento ho deciso a malincuore di lasciare il mio incarico per sopravvenuti impegni professionali e politici,che limiteranno parecchio il mio tempo per poter effettuare i necessari spostamenti da Palermo a Castellammare,al fine di seguire la squadra,per come è giusto che sia,visto il ruolo ricoperto. Sono sicuro che il mio non è un addio ma un arrivederci,perché a Castellammare sono stato molto bene,ragion per cui vorrò farvi ritorno molto presto. Saluto tutti gli amici di Castellammare,e colgo l’occasione per invitarli affettuosamente a voler seguire sempre e con passione la loro squadra del cuore. Anche perché l’Eccellenza deve costruire un vanto per un piccolo paese quale è la cittadinanza del golfo,sicché occorre sostenere e supportare la dirigenza che ogni anno fa tanti sacrifici per mantenere la categoria,assicurando così un calcio di buon livello agli sportivi della cittadina trapanese.