ESCLUSIVA TM24 – Ricci: “Siracusa? Vi dico qual è ora il nostro obiettivo. Esonero Cacciola? Dovevamo dare una scossa. Trapani? Speravamo di restare in corsa sino all’ultimo”

TM24 – Ricci: “Siracusa? Vi dico qual è ora il nostro obiettivo. Esonero Cacciola? Dovevamo dare una scossa. Trapani? Speravamo di restare in corsa sino all’ultimo”

Abbiamo intervistato, in esclusiva per Tuttomercato24.com, il Presidente del Siracusa, Alessandro Ricci, siciliani che militano nel Girone I di Serie D. Tanti i temi trattati, dall’esonero del tecnico Cacciola alla possibilità del ripescaggio.

In qualsiasi altro Girone di Serie D sareste primi in classifica. Questa cosa, quanto le fa apprezzare il lavoro che avete svolto in questa stagione? “E’ vero. E questo vuol dire che la scorsa estate abbiamo fatto un ottimo lavoro allestendo una squadra supercompetitiva. Poi le intenzioni si sono tramutate in azioni e per un lunghissimo periodo siamo stati a ridosso del Trapani. E’ un ottimo segnale per noi che, ricordo, abbiamo un progetto triennale per tornare tra i professionisti. Bene, riuscire già alla prima stagione ad avere i numeri per essere promossi direttamente in tutti i gironi tranne uno significa che abbiamo lavorato bene e ci rende ottimisti per il futuro”.

Si aspettava un Trapani così forte? A inizio stagione pensava di giocarsela sino all’ultima giornata per la vittoria del campionato? “Certo che sì. Poteva esserci il rischio che il mio amico Valerio Antonini allestisse una sorta di Psg della serie D, organico fortissimo ma che poi non vince tutto, ma così non è stato. Bravi. Sono stati impeccabili, come ho detto al presidente del Trapani alla fine del match di domenica scorsa al Provinciale. Ma per molte settimane ho sperato di arrivare a fine campionato con un gap che ci tenesse in corsa”.

Qual è adesso l’obiettivo del Siracusa? “Crederci. Credere nei play off e nella possibilità che la vittoria si traduca in un ripescaggio. Siamo al primo posto nella classifica provvisoria, abbiamo un match point da giocare a Vibo per il secondo posto in classifica e quindi la possibilità di giocare gli spareggi sempre al De Simone, che nelle partite importanti diventa il nostro fortino. Il nostro campionato non è finito come non era finito lo scorso anno…”

Il cambio in panchina di mister Cacciola a cosa è stato dovuto? “In coincidenza con la sconfitta con l’Igea Virtus abbiamo notato un calo nel rendimento della squadra. Ci siamo presi qualche settimana per comprendere se era una fase momentanea, ma abbiamo avuto l’impressione che la squadra non si riprendesse. Quando l’obiettivo è diventato chiaramente quello dei play off abbiamo deciso che era arrivato il momento della scossa per arrivare nelle migliori considizioni mentali e fisiche agli spareggi. La scelta di Spinelli non è la soluzione interna più semplice, come pure potrebbe capitare, ma abbiamo voluto affidarci a un allenatore promettente che, inoltre, rappresenta plasticamente lo spirito del Siracusa. Una bandiera che ha messo Siracusa e il Siracusa al centro della sua vita e di quella della sua famiglia”.

Pensa che la squadra abbia raggiunto il massimo del suo potenziale o poteva fare meglio? Che voto dà al momento alla vostra stagione? “Nella vita, che sia quella professionale o quella di dirigentre sportivo, credo che non ci si debba mai accontentare e occorra capire cosa e quando si poteva fare meglio. Per questo le dico che si poteva fare meglio, come probabilmente avrebbe potuto fare la Vibonese e Reggio Calabria. Quindi l’attuale non è il potenziale”.

Questione stadio. Al momento la struttura avrebbe i parametri per un eventuale ripescaggio? “Sono stati programmati interventi dal Comune, altri lavori li faremo noi. Tendo a escludere che in caso di rispescaggio la città non si faccia trovare pronta”. CONTINUA A LEGGERE >>>>>>>

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