TM24 – Pomini: “Squadre italiane? Siamo una spanna sopra tatticamente. Europei? Vi dico come la penso”

Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Alberto Pomini, collaboratore AIC (assocalciatori) e allenatore dei portieri delle nazionali giovanili di Lega Pro, nonchè ex portiere di Sassuolo, Palermo, Venezia, tra le tante.

Come vedi cambiato il cacio rispetto a quando giocavi? “Quando ho cominciato io, il calcio era forse un po’ più tecnico e molto meno fisico. Ora con la metodologia di lavoro personalizzata e con le ssocieà che mettono a disposizione centri sportivi e strutture sempre più organizzate, ci sono sicuramente maggiori possibilità di alzare gli standard lavorativi. Inoltre i preparatori stessi si avvalgono di studi e di metodologie nuove che stanno creando atleti a 360 gradi, molto completi che giocano ad una intensità maggiore rispetto ai miei inizi. Diciamo che il calciatore è diventato l’azienda di se stesso e forse questo ha fatto perdere un po’ di quel romanticismo che faceva sentire il tifoso parte della vita della squadra stessa, considerando il giocatore più “umano”.”

Chi vedi favorito per gli Europei? “Credo che alla fine le squadre che si giocheranno il titolo saranno i big team. Penso a Germania, Spagna, Francia, Italia e Inghilterra”.

Secondo Lei le convocazione di Spaletti sono giuste? “Certo perché credo che il mister sia un grande conoscitore di ognuno dei giocatori che ha convocato e soprattutto sa bene quale sia la funzione di ognuno nel gruppo. Cosa fondamentale per portare a termine positivamente un torneo così difficile ed impegnativo”.

Come vedi la Serie A  prossima stagione?  “La serie A negli ultimi due anni ha avuto la dominatrice assoluta che è andata fuori dagli schemi. Mi riferisco a Napoli e Inter. Dal secondo posto in giù secondo me il livello si è alzato sempre di più e vede puntualmente almeno 10 squadre lottare per l’Europa. Lo dimostra il fatto che negli ultimi due anni su sei finali europee le italiane hanno partecipato a 5 di queste. Tendenzialmente purtroppo tendiamo a sottovalutarci ed a vedere l’erba del vicino sempre più verde (Inghilterra in primis) ma credo che la Serie A ma anche le altre categorie possano confrontarsi bene con tutto il panorama del calcio mondiale, perché comunque a livello tattico rimaniamo una spanna sopra gli altri, anche grazie ai grandi allenatori che abbiamo la fortuna di avere”.

Vuoi ringraziare qualcuno? “Ma guarda voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno dato una chance di poter comunque essere parte di questo magnifico mondo. Ho sempre messo grande passione e professionalità, rispetto e umiltà nel capire quanto fossi fortunato a poter fare il calciatore”. Continua a leggere

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