TM24 – Meli: “Sant’Agata? Pensavano fossimo retrocessi. Nessuno credeva in noi. Orgogliosi del campionato che stiamo disputando”
TM24 – Meli: “Sant’Agata? Pensavano fossimo retrocessi. Nessuno credeva in noi. Orgogliosi del campionato che stiamo disputando”
Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Ettore Meli, direttore sportivo del Città Sant’Agata, squadra che milita nel campionato di Serie D girone I.
Che stagione è stata questa in corso? “Una stagione esaltante, Cambiare allenatore, Cambiare 20 calciatori. Avere in squadra un, 89 un 92 un 2000 e poi tutti più giovani e riuscire ad esprimere il miglior calcio del girone, è sicuramente una grandissima soddisfazione indipendentemente di come finira’ la stagione”.
ll momento più difficoltoso in questa stagione? “Fare calcio da noi non è così semplice come si possa pensare. Alle prime difficoltà vanno tutti in depressione ( tranne il direttore Amata grande dirigente e grandissimo uomo sicuramente la persona che insieme a me a contribuito a questi anni indimenticabili) Dopo la sconfitta casalinga con la Vibonese per più di qualcuno eravamo retrocessi. Ogni tanto mi sembra che a Sant’agata si siano abituati troppo bene e hanno perso la fame che c’era prima che arrivasse questa dirigenza. Le poche presenze al campo sono una cosa che a fine anno farà riflettere. Pensiamo di stare facendo la storia calcistica di questo paese ma sembra interessare veramente a pochi”.
Soddisfatto del mercato fatto in estate? “Fare mercato è stato molto difficile e molto stimolante quest’anno. Difficile perché in pochi credeva in noi. Questo è un mondo dove la ricoscenza non esiste. Il calciatore è una categoria che dimentica in fretta. Chi è andato via lo ha fatto sia per i tanti soldi offerti sia perché non credeva che potessimo fare un altro bel campionato. Stimolante perché ripartire da zero ti dà una carica particolare. Fortunatamente ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada mr Facciolo. Uno che ha il fuoco dentro e che ha dimostrato sul campo quello che immaginavamo su carta quest’estate. Un estate passata a cercare uomini e calciatori adatti al nostro modulo e al nostro modo di fare calcio. Gente con qualità e fame”.
Ci racconti qualche aneddoto di questa stagione? “Ma guarda non ho aneddoti particolari che mi vengono in mente. Mi viene in mente di ringraziare tutti quelli che contribuiscono con il loro lavoro a far si che il nome di questa sia apprezzato in tutta Italia. Ricordo a tutti che siamo un piccolo paese. Non abbiamo certo le risorse ne dei tanti capo luoghi di provincia che ci sono ne di tante piccole città di 50/60 Mila abitanti”.
Ambizioni future personali? “Non posso negare di essere contento del lavoro che abbiamo svolto in questi anni. E non posso negare che mi piacerebbe avere a disposizione un budget importante per provare a fare qualcosa in più. Anche se come dimostra il città di Sant’Agata i soldi non sono tutto nel calcio”.