TM24 – Lu Vito: “Girone I? Vi dico cosa penso. Obiettivo? Questo quello che voglio fare”

Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Eugenio Lu Vito ex allenatore della Sancataldese.

 

Come vede il Girone I di Serie D? Sto seguendo con attenzione il girone I, raccogliendo dati su ogni squadra e conoscendo tutte le formazioni e le rose a disposizione delle società posso dire che a parte 3/4 squadre che lasceranno un po’ di distacco dal resto del gruppo, il campionato è molto livellato e non c’è nessuna vittima sacrificale, sono sicuro che la classifica sarà sempre molto corta, quindi senza escludere nessuna squadra.

Ha già sentito altre società e quali sono i suoi obiettivi? Al momento il mio obiettivo è tenermi costantemente aggiornato sul campionato com’è mia abitudine fare, così da farmi trovare sempre pronto qualora si concretizzasse qualche contatto.

Quali squadre rischiano per la lotta salvezza? Nella lotta salvezza appunto perché 1/2 vittorie di fila possono lanciarti in classifica e viceversa, quindi quello che in questi casi fa la differenza è creare equilibrio, una forte identità e di conseguenza una costanza nei risultati, chi prima raggiungerà questi 3 fattori riuscirà ad ottenere una salvezza un po’ più tranquilla rispetto alle altre.

Secondo lei in Italia visto anche gli ultimi Europei bisogna cambiare qualcosa a livello di riforme calcistiche?Il mio primo pensiero è sempre sui giovani, io ho sempre lavorato con i giovani, ma aimè sono in parte contro la regola Under per come è strutturata, per un semplice motivo, stiamo sfornando all’Italia generazioni e generazioni di disoccupati e senza neanche un titolo di studio, perché purtroppo il 99% di questi ragazzi vengono utilizzati ed illusi solo per esigenze burocratiche, facendo vivere molto spesso lontano da casa ragazzi che non fanno niente tutto il giorno se non che alimentare un’illusione temporanea senza imparare un mestiere e senza studiare, ritrovandosi (quando usciti dal circuito Under obbligatori) buttati per strada senza un titolo di studio, senza un mestiere e delusi dalla vita. Si stanno creando generazioni e generazioni di nullafacenti perché tutti illusi temporaneamente di diventare calciatori, ho visto ragazzi che di calciatori hanno ben poco accostati anche da procuratori. Ecco la prima cosa che vorrei cambiassero, ridurre notevolmente l’obbligo degli Under, o strutturarlo in maniera differente. Se un giovane è bravo gioca, stop, come si faceva una volta. E lo dice un mister che ha sempre fatto esordire tantissimi giovani nelle proprie squadre anche decisamente sotto età. Un esempio recente è che lo scorso anno in serie D ho fatto esordire 3 ragazzi del 2007 per il piacere di farlo e non per obbligo. Ho l’abitudine di seguire sempre le categorie inferiori di età delle società per cui lavoro, così da osservare chi può fare il salto in prima squadra ( per il piacere di farlo), quindi per me è una passione lavorare con i giovani. Ma, la regola Under così come è strutturata è una regola che sta rovinando emotivamente e mentalmente tantissimi giovani, visti con i miei occhi. Continua a leggere

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