TM24- Intervista a Rosario Leanza, dirigente Città di Campofelice

TM24- Intervista a Rosario Leanza, dirigente Città di Campofelice
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Rosario, come valuta fino ad ora il percorso del Campofelice nel torneo?

“Ciao Pepito, intanto ci tengo a ringraziarti per il tempo che mi stai dedicando e soprattutto per il servizio che stai dedicando alla nostra comunità. Io reputo il percorso della nostra squadra finora ineccepibile e inenarrabile. Siamo stati corsari nelle partite giuste, sapendo dosare le energie nei giusti momenti del torneo, non temendo gli avversari ma rispettandoli sempre. Uno dei motti che ho voluto infondere alla squadra difatti è stato “rispetto per tutti, paura di nessuno”.

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Domenica ci sarà l’atto conclusivo del torneo. Credeva un mese fa di arrivare fino a qui?

“Sincero? Conosco Massimo Battaglia da sempre e so che quando ha un’idea in testa riesce nel suo intento. Non ero certo di arrivare in finale, ma ho sempre creduto nelle doti di questa squadra e nelle capacità di Mister Massimo Battaglia. Ho capito che potevamo arrivarci quando gli ho visto attuare il metodo del “raggomitolamelo” in allenamento e per me è stato subito tornare ai tempi di quando ero giovane”

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Campofelice di Roccella può ,attraverso il calcio, fare crescere i suoi ragazzi?

“⁠Assolutamente si. Credo nelle doti umane che si sviluppano giocando a calcio e soprattutto penso che in un ambiente sano possano crescere benissimo”

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Da dove nasce l’ accostamento con Jair Da Costa?

“⁠L’accostamento nasce da un mio compagno di squadra che mi diede questo soprannome, si tratta di Okno che ci tengo a salutare, nella speranza che legga questa intervista. Lui vedendomi giocare pensò subito a Jair Da Costa e debbo ammettere che mi ha fatto tanto piacere, perché è un soprannome che mi ha accompagnato in tutta la mia carriera, oltre a “Saso” naturalmente, che è il nome come mi chiamano i miei compaesani”

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Cosa auspica per il futuro della comunità?

 “Mi auguro che possa esserci un futuro roseo, in tutti i campi. Dallo sviluppo turistico al sociale. Il nostro è un territorio che necessita di passione per vivere e devo dirti che questo torneo ce ne ha regalata tanta. Speriamo si continui su questa strada. Ci tengo a ringraziarti ancora per questa intervista e ti saluto calorosamente “Continua a leggere

 

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