TM24- Intervista a Mario Mammano, portiere della Supergiovane Castelbuono
TM24- Intervista a Mario Mammano, portiere della Supergiovane Castelbuono
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Mario, è finita ufficialmente la stagione 23/24. Che stagione è stata?
“È stata una stagione di “trampolino” che mi ha formato molto, grazie all’aiuto del mio mister Giuseppe Vetrano e del mio collega Salvatore Fagone, che mi hanno insegnato cosa vuol dire essere portiere”
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Difendere i pali è ormai la tua religione. Ma c’era un ruolo che avresti considerato se non avessi fatto il portiere?
“Fin da subito mi sono innamorato di questo ruolo, perché non sopportavo l’idea che la mia squadra potesse prendere gol, quindi mi sono messo i guantoni a difendere i pali, ma se non avessi fatto il portiere mi sarei spostato poco più avanti come difensore centrale”
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Cosa rappresentano per te i tuoi guanti da portiere?
“I guanti per un portiere? Sono gli amici che non ti abbandonano, che ti accompagnano in ogni stagione calcistica… e ovviamente ogni guanto per me ha un ricordo”
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Solo 2 goal subiti durante il Torneo delle Madonie. Quando hai ricevuto la chiamata della società, qual è stata la tua prima reazione?
“Il mio arrivo in questa squadra è stato voluto soprattutto da mister La Rocca, e dal mio grande amico Totò Mineo; i due gol presi durante il torneo, non sono solo merito mio ma soprattutto di tutta la squadra”
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Dove Mario Mammano è cresciuto secondo te in questi anni?
“Secondo me soprattutto nell’aspetto mentale, ma ancora c’è molto, molto da migliorare quindi testa bassa e pedalare”
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Prospettive per il futuro?
“Per adesso non penso al futuro, mi sto godendo il presente, che sto vivendo un momento bellissimo della mia carriera, riprendendo il discorso riguardante il futuro….”quel che nasce, battezziamo” Continua a leggere