TM24 – Ignoffo: “Ragusa? Vi dico come stanno le cose. Napoli? Se fosse rimasto Garcia”

Abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva per Tuttomercato24.com, l’allenatore del Ragusa ed ex calciatore del Napoli, Giovanni Ignoffo. 

La stagione del Ragusa è stata ottima, come giudica l’annata dei suoi ragazzi? “Si, la stagione è stata sopra le righe, anche a detta della società e di chi ha seguito il nostro girone. Siamo partiti con il presupposto della salvezza, poi strada facendo la squadra ha costantemente raggiunto degli obiettivi di crescita che ci hanno addirittura permesso di giocarci l’accesso ai playoff nelle ultime giornate. Sono abbastanza soddisfatto, principalmente perchè durante questo percorso ho visto una crescita costante, soprattutto i giocatori più giovani. Siamo riusciti a raggiungere anche il secondo posto per quanto riguarda la valorizzazione degli under, questo è anche un motivo d’orgoglio per ciò che abbiamo fatto in campo”. 

Qual è stato il momento più bello della stagione? “Il momento più bello della stagione è coinciso anche con quella che è stata una modifica a livello strutturale, a livello di modulo, di gioco. Perchè ci ha dato consapevolezza, forza e anche un equilibrio diverso rispetto a quello che stavamo vivendo nella prima parte di stagione, dove peraltro siamo stati costretti a giocare fuoricasa anche le partite interne. Abbiamo un po’ pagato dazio sia per l’inesperienza che probabilmente, come detto prima, per la ricerca del giusto equilibrio essendo la squadra totalmente nuova”.

Il momento più complesso, invece? “Il momento più complesso lo abbiamo affrontato subito ad inizio stagione, perchè come detto, abbiamo patito un po’ dopo la fase preparatoria, dove ci eravamo espressi con grandissime prestazioni, dovendoci poi però scontrare con quella che è la realtà del campionato, dovendo giocare per il punto. Probabilmente la squadra giovane non è riuscita subito ad entrare nell’ottica che il campionato è diverso da quelle che erano le amichevoli di inizio stagione. E soprattutto, credo sia anche dovuto ad una fase che abbiamo avuto da Settembre ad Ottobre, dove ci sono stati dei movimenti, dei cambi, di giocatori che erano arrivati ma che poi sono dovuti andare via perchè non hanno trovato la giusta collocazione per esprimersi al meglio.”

Cosa può dirci sul suo futuro? Cercherà un’altra sfida o rimarrà a Ragusa? “Siamo all’inizio di giugno, quindi di conseguenza molte squadre stanno cominciando a programmare. Sicuramente darò la precedenza al Ragusa, quindi aspetterò quello che il Ragusa deciderà di fare, perchè mi sono trovato bene con l’ambiente, con la piazza e la società. Ovviamente spero che la società, qualora volesse ripartire da me, pensi anche a fare un campionato diverso, ovvero ad alzare l’asticella rispetto a quello che abbiamo fatto quest’anno. Ci sono stati contatti con altre squadre che in questo momento sto valutando, ma con queste fin qui abbiamo parlato e cercato di capire quali sono le idee e i programmi. Quindi come fanno tutti gli allenatori, mi sto muovendo ad ampio raggio per capire quale potrà essere la destinazione migliore per quella che è la mia crescita professionale.”

Da ex giocatore del Napoli, cosa crede sia andato storto nella stagione degli azzurri? “Da ex giocatore del Napoli ti dico che sicuramente è andata storta la progettualità, di un percorso inizialmente nato con Spalletti che poi non ha potuto continuare. Questo ha permesso delle variazioni tecnico tattiche e anche di risultato. Sono convinto che se fosse rimasto Garcia, probabilmente avremmo visto un Napoli diverso, un Napoli che avrebbe magari fatto più punti, ma ovviamente tocca parlare con i se e con i ma, per cui risulta difficile parlare di qualcosa che è dubbio. La stagione degli azzurri è stata sicuramente al di sotto delle aspettative, soprattutto perchè reduce da un’annata vittoriosa, quindi quando vinci la difficoltà sta nel confermare quanto di buono fatto la stagione prima.”

Di cosa ha bisogno il Napoli per invertire la rotta? “Questo Napoli ha bisogno sicuramente di una nuova guida sia tecnica, che a mio avviso di interpreti di gioco, che sposerebbero poi quelle che sono le idee dell’allenatore, da lì poi si può ripartire per aprire un nuovo ciclo, con il precedente che si è concluso secondo me con la partenza di Spalletti. Quest’anno si si è fatto poco per costruire o per continuare un progetto. Per cui a mio avviso si deve ripartite per cercare di ricostruire qualcosa di forte e duraturo nel tempo.” Continua a leggere

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