TM24 – Ferrante: “Canicattì? Mi sto togliendo tante soddisfazioni. Faccio quello che desideravo da bambino”

TM24 – Ferrante: “Canicattì? Mi sto togliendo tante soddisfazioni. Faccio quello che desideravo da bambino”

Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Filippo Ferrante, allenatore Juniores del Canicattì che milità nel campionato di Serie D girone I

Com’è stata la prima esperienza da mister? “È stata una prima esperienza sicuramente positiva, lo testimoniano i risultati che abbiamo ottenuto. Ho avuto a disposizione un gruppo valido che mi ha sempre seguito senza mai mollare: avere dopo 6 mesi di lavoro una rosa di 23 calciatori mi gratifica parecchio, soprattutto in considerazione del basso numero di ragazzi che abbiamo avuto nella prima riunione i primi di settembre. Sono felice soprattutto perché ho messo a servizio dei ragazzi una metodologia di lavoro da prima squadra e loro di questo ne sono consapevoli: sono cresciuti parecchio, calcisticamente e mentalmente e questa è la mia soddisfazione più grande”.

Che emozione è stata la prima partita in assoluto? “Ho esordito con una gratificante vittoria contro l’Unitas Sciacca, squadra che poi ha vinto il campionato subendo solamente due sconfitte, peraltro entrambe contro di noi, sia all’andata che al ritorno. Andrò controcorrente ma amo l’ansia perché tira fuori in me il 101%: quel giorno però devo dirti che ero serenissimo perché consapevole di aver preparato la partita nel migliore dei modi. Vivo di emozioni, questo senza dubbio e infatti sarò sincero: nel post vittoria contro il Licata, nel girone di ritorno, mi è uscita qualche lacrima. È stata una partita di sofferenza, abbiamo giocato per trenta minuti con due uomini in meno ma siamo riusciti a spuntarla. Al triplice fischio ho ripensato a quando qualche anno prima insieme a mio padre ero in tribuna a tifare la squadra della mia città proprio in un derby sentitissimo contro il Licata: l’aver vinto mi ha fatto emozionare!”.

Ambizioni future? “Ad oggi non ci penso perché la stagione non è ancora finita!Come Match Analyst della prima squadra in Serie D, ci restano le ultime 4 partite, mentre come allenatore della Juniores tra qualche giorno partiremo con la fase regionale. Alla mia giovane età faccio quello che quasi tutti da bambini abbiamo sognato di fare: sono felicissimo di questo. Da sempre penso che il giudice supremo sia il campo: a fine stagione tirerò le somme. Non so cosa mi riserverà il futuro, i matrimoni si fanno sempre in due. É sempre bello sognare in grande, ma la difficoltà sta proprio lì, nel restare umili sempre, di fronte a tutto e tutti”.

Dove ti immagini di essere tra vent’anni ? “Tra 20 anni non avrò sicuramente la spensieratezza di un ragazzo di 21 anni, ma la responsabilità di un uomo di 41. A quell’età mi vedo già sposato e, se avrò la fortuna, spero di essere anche padre: solo a dirlo mi vengono i brividi. Professionalmente parlando, invece, avrò 21 anni di esperienza sulle spalle rispetto a tutte le persone che iniziano ad approcciarsi a questo mestiere dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e quindi verso l’età dei 38. Ad oggi non mi vedo in un altro settore, sono ossessionato da questo sport e mi auguro di lavorare nei professionisti”. CONTINUA A LEGGERE >>>>>>>

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