TM24 – Fernandez, capitano Rotonda: “Ci davano per spacciati. Pagana? Conosce cosa posso fare”

Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Lautaro Fernandez  capitano del Rotonda, squadra che milita nel campionato di Serie D girone H.

Ormai sei in Italia da tanto, puoi definirla la tua seconda casa? “Sì, per me l’Italia è come una seconda casa. Sono arrivato qui nel 2016. Ho avuto l’opportunità di giocare in diverse squadre e anche di conoscere molte regioni e luoghi del Paese. Ho anche incontrato molte persone incredibili e ho stretto molte amicizie. È un paese in cui mi piace vivere e spero di giocare qui ancora per molti anni”.

Con il Rotonda che campionato è stato, visto che eravate in uno dei gironi più difficili? “È stato un campionato molto difficile. Siamo stati l’ultima squadra ad iniziare la preparazione. Nessuno, nemmeno i più positivi, pensava che potessimo ottenere la permanenza nella categoria senza effettuare i play out. Ma non abbiamo mai ascoltato quello che dicevano da fuori, conoscevamo le nostre qualità, sia umane che calcistiche. Siamo stati intelligenti, siamo riusciti in breve tempo a creare un gruppo solido che ci ha portato ad ottenere il grande risultato finale che è stato quello di mantenere la categoria con una giornata di anticipo, un traguardo importantissimo che rimarrà per sempre nella storia del club”.

Da argentino che emozione si prova ad indossare la fascia di capitano? “Sì, è sempre molto speciale indossare la fascia di capitano, è una grande responsabilità. Per me è stato un onore indossarla per gran parte del campionato. Soprattutto quando fai parte di un gruppo con valori e uomini veri, è ancora più soddisfacente”.

Che rapporto hai instaurato con il mister Pagana?  “Abbiamo un bel rapporto dato che ci conosciamo da molto tempo, è stato il mio primo allenatore quando sono arrivato in Italia. Sa benissimo cosa posso dare sia dentro che fuori dal campo”.

Vuoi ringraziare qualcuno? “Sì, vorrei ringraziare innanzitutto la mia famiglia che è sempre presente in ogni momento. Anche a tutte le persone che ci hanno sostenuto e hanno creduto in noi. E ringrazio anche tutto il popolo di Rotonda perché mi hanno sempre fatto sentire a casa”. Continua a leggere

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