TM24-Falletta:“La mia stagione in Sicilia? A tratti dura, ma quanta passione! Futuro? Ancora non lo so…”

Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Alessandro Falletta, allenatore di 26 anni, trasferitosi in questa stagione dal Piemonte alla Sicilia, per l’ASD Casteltermini, squadra di Promozione della provincia di Agrigento, dove ha suscitato la curiosità degli avversari che ora lo cercano.

Che stagione è stata per te qui in Sicilia? Ti sei trovato bene?

Diversa, diversa da quelle a cui ero abituato, è come se fosse stato un nuovo debutto per me. Mi sono trovato molto bene su alcuni aspetti, e un po’ in difficoltà su altri, diciamo che al netto dei tanti difetti e delle mancanze del territorio, alcuni punti di forza sono stati sorprendenti, ad esempio il calore e la passione della gente.

Hai avuto contatti per la prossima stagione? Dove andrai?

Sì, sono stato contattato da tre società siciliane che ho avuto come avversarie, e da tre piemontesi che mi conoscono già e mi han proposto di tornare su.

Non mi sarei mai aspettato di suscitare, così in poco tempo, l’attenzione e la stima di quelle dell’agrigentino.

Non so cosa farò, la priorità è il progetto iniziato con i ragazzi di Casteltermini, ma al tempo stesso il mio benessere psico-fisico.

Nella categoria che hai allenatore ti sei dimostrato all’altezza, quali sono stati momenti i più importanti? I momenti più difficili?

Il momento più importante si è verificato con l’Under 15 a Natale. Venivamo da una sconfitta inspiegabile, e da oltre 20 giorni di non allenamento poiché senza illuminazione, inoltre qualcuno aveva trovato un mio sostituto e chiedeva al presidente di cacciarmi. I ragazzi han saputo questo prima di me, e la loro reazione è stata emozionante. Ogni mattina, per tutte le vacanze natalizie, ci siamo ritrovati al campo a faticare e prepararci e da lì non abbiamo più smesso. Dopo 14 giorni abbiamo rischiato di battere le due capoliste, e siamo scesi in campo facendo un girone di ritorno incredibile, con un punteggio da primi posti in classifica. Indelebili per me i 3 derby vinti e 1 pareggiato, le 5 vittorie di file, alcune subendo 0 tiri in porta, e la vittoria per 4-0 contro la capolista, ma sopratutto il clima familiare che si è venuto a creare con la maggior parte dei ragazzi e alcuni dei genitori.

Il momento più difficile è forse quello attuale, perché tutti i ragazzi si sentono più bravi e più maturi rispetto ad un anno fa, ma non sappiamo cosa ci riservi il futuro.

In prima squadra come ti sei trovato con i mister?

Benissimo. Mister Guida e Mister Falsone, sono due persone e due allenatori completamente diversi, ma entrambi accumunati dalla voglia di vincere e di far le cose seriamente e con rispetto. Tutti e due, fin dal primo giorno, mi hanno esaltato e coinvolto nel loro percorso, e non posso che esserne onorato vista la mia differenza di esperienze e di età. Con la maggior parte dei ragazzi, molto bene, con qualche ragazzo giovane un po’ meno, per via del modo differente di vedere il calcio. Che ci si trovi in Serie A o in Promozione, questo sport è vita, la maglia è sacra e lo spogliatoio è casa. Avrei voluto un po’ più di rispetto e serietà nei confronti di questa società e dello staff.

Vuoi ringraziare qualcuno ?

Certo, in primis il dottor Michele Pellitteri, che mi ha cercato, voluto ed è riuscito a far coincidere la mia voglia di gavetta e di uscire dal comfort, con il bisogno societario di un aiuto nuovo nel Settore Giovanile e non.

Il presidente Salvino Sanvito per la fiducia, e per la sua disponibilità e attenzione nei miei confronti anche nei momenti più delicati e duri come quelli dei numerosi ricoveri a causa di questa sua grande sfida personale, che preghiamo finisca presto.

E poi, tutti i collaboratori, i colleghi o i dirigenti che mi sono stati più vicini.

In prima squadra mister Guida e mister Falsone, con Luca Rizza, il prof. Gaetano Buono, il preparatore dei portieri Angelo Vaccaro, il magazziniere Carmelo Severino e il nostro dirigente accompagnatore Vincenzo Mancuso. Nelle giovanili, Calogero Butera e Carmelo Sciarrabone. I dirigenti Vittorio Martorana, Giuseppe Ulissi, Giuliano e Costantino Ripepe, Filippo Martorana, Marco Arnone, Maurizio Sanvito e Massimo Giuliano.

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