TM24 – Daniela Saraco (Vivicentro.it): “Pagliuca e Lovisa artefici del miracolo Juve Stabia. In B per continuare a stupire”

La Juve Stabia ha letteralmente dominato il girone C della Serie C, vincendo a mani basse una campionato che ai nastri di partenza non la vedeva certamente tra le principali indiziate alla promozione. Per disquisire sulla stratosferica stagione delle vespe, abbiamo contattato Daniela Saraco,  giornalista di ViviCentro.it che segue da vicino le vicende della compagine campana. Una bella chiacchierata per comprendere, più da vicino, i segreti di una macchina perfetta che ha deliziato tutti gli appassionati di calcio e seguaci della terza serie professionistica italiana di calcio.

1) Daniela, sii sincera, ti aspettavi un campionato così mostruoso da parte della Juve Stabia?

“In realtà nessuno si sarebbe mai aspettato una Juve stabia così tenace e determinata a ricoprire il primo posto in classifica dalla quarta partita di campionato tenendo a debita distanza le inseguitrici, come Avellino, Benevento, Catania e Casertana, squadre forti e costruite per la vittoria dello stesso campionato sia per budget sia per la composizione delle rose con giocatori di esperienza. A dimostrazione che i sogni sono fatti per essere realizzati con il giusto mix di impegno, umiltà e sacrificio, la Juve Stabia di Guido Pagliuca ha scombussolato i piani e le aspettative della stessa piazza stabiese”.

2) Cosa ha funzionato, secondo te, in società e cosa è mancato a chi doveva recitare la parte dei campani come Avellino, Benevento o Catania?

“Il merito principale di questa trionfale cavalcata è sicuramente di mister Pagliuca, uomo che ha saputo valorizzare le scelte di mercato del DS Lovisa e sposare a pieno il progetto del Presidente Langella, riuscendo a trasformare l’ordinario in straordinario. Ovvio i calciatori sono protagonisti di questo successo che hanno dimostrato non solo di essere “spugne” in grado di assorbire quanto trasmesso dal tecnico stabiese, ma di avere fame di successo, di sana ambizione e forse di rivalsa verso quella che è stata una grande possibilità: la vittoria del campionato! Cosa è mancato alle altre squadre? I personaggi sopra citati. Nella vita, ed il calcio è vita, non sempre i nomi sono garanzia di successo, così come non lo è il denaro speso. E’ l’ambientazione, il momento storico, la volontà, la predisposizione al sacrificio a fare la differenza, e questa Juve Stabia ne è la conferma.”

3) Lovisa, dopo aver fatto un grande lavoro a Pordenone, ha deliziato nel girone C con un mercato “low cost” ma che ha fatto volare le vespe. Pensi che puntare su DS giovani in rampa di lancio sia la scelta migliore?

“Non è una questione di età del DS Lovisa a renderlo speciale. E’ la sua caparbietà, la sua serietà e la sua professionalità, pienamente dimostrata non solo nel mercato estivo ma anche in quello invernale, basti pensare all’ingresso di Adorante, 12 goal in 18 gare, che fanno di lui un uomo di qualità. Di certo uomini come lui, cresciuti nel calcio, hanno la capacità di allargare la mente ed avere una visione più chiara delle doti calcistiche dei calciatori. Non è da tutti fare affidamento a ragazzi giovani con una grande voglia di ambizione sia professionale che individuale. Credo che dietro ci sia un grande lavoro, attento, curato, uno studio approfondito che gli ha dato ragione sulle scelte effettuate”.

4) Leone, in cabina di regia, ha disputato una stagione sfavillante. Lo rivedremo anche in Serie B?

“Leone è un calciatore straordinario. La Juventus puntava su di lui e Leone comincia tutta la trafila del settore giovanile bianconero. Grazie al suo talento, arriva in Serie C, l’avventura con il Siena, dove ha conosciuto Pagliuca, e poi la Juve Stabia. La sua umiltà, e credimi non sono solo parole le mie, lo rendono diverso anche sul terreno di gioco. Quando ha siglato l’eurogol nel secondo tempo con un gran tiro dalla distanza che ha battuto il portiere del Monterosi Tuscia, Mastrantonio, dichiarò con naturalezza che lo scorso anno aveva provato molte volte a fare goal, ma una volta il palo, una volta il portiere, la palla non entrava mai in porta. Credo che ci emozioneremo tutti ad urlare il suo cognome in Serie B, magari per celebrare qualche altro suo goal!”

5) Volendo fantasticare proiettandoci avanti nel tempo di sei mesi, dove vedi la Juve Stabia al termine del girone d’andata in Serie B?

“Se la SS Juve Stabia sarà così brava a non cambiare nulla di importante, ma ad allargare solo gli orizzonti e a migliorare qualche aspetto per il campionato di Serie B, allora sogneremo ancora. Per scaramanzia non mi pronuncio, ma so di certo che i sogni belli non sono destinati a finire. C’è chi crede che la fantasia possa raggiungere ogni luogo e , talvolta, superare la realtà, proprio come è capitato in questa stagione!”

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