ESCLUSIVA TM24 – Calaiò: Esonero Corini? Vi spiego i motivi. Catania? Il mercato non ha dato lo slancio. Trapani? Ormai è Serie C”
TM24 – Calaiò: Esonero Corini? Vi spiego i motivi. Catania? Il mercato non ha dato lo slancio. Trapani? Ormai è Serie C”
Abbiamo intervistato in esclusiva per Tuttomercato24.com, Umberto Calaiò, fratello dell’ex attaccante di Napoli e Catania, tra le altre. Figura stimata e poliedrica, un perfetto
mix tra competenze tecniche e manageriali, lo configurano tra i maggiori esperti nel mondo del calcio. Ex Agente Fifa annovera numerose collaborazioni con i maggiori Club calcistici italiani, dal 2017 lasciata la professione, ha iniziato a collaborare da Consulente di mercato con l’Ancona, da Capo Scout con il Parma per poi rivestire il ruolo di ds a Marsala per 2 anni e l’anno dopo di Responsabile del settore giovanile della Salernitana. Da settembre 2022 è opinionista di punta di Tele Giornale di Sicilia, per il commento delle gare del Palermo Calcio.
Pensi che il Palermo poteva fare meglio e se l’esonero di Corini servirà a dare una scossa alla squadra? Un organico costruito per vincere. Cosa non ha funzionato? “Con Corini un amore viziato che ha prodotto scompensi.
Il dato che emerge in queste circa 70 gare sulla panchina del Palermo del Mr. è che sia più bravo a lavorare appoggiandosi sui punti deboli dell’avversario, attraverso la capacità di intercettare gli errori e produrre
ripartenze veloci, piuttosto che proporre un calcio così detto dominante.
L’attuale modello di calcio che in tanti vorrebbero proporre (Corini incluso), fatto di partenza dal basso, con sviluppi e letture in salita lucida, con capacità di ricezione e gestione palla pulita nelle “zone calde”, con connessioni e tempistiche precise tra i reparti, con movimenti e contro movimenti in base ai riferimenti, attaccando la terza linea avversaria con variabili multiple, con cross radenti e relativa invasione dell’area di tanti calciatori, pur mantenendo un certo equilibrio, presuppone, tempo, lavoro, qualità e personalità dei calciatori e dello staff tecnico, senza dimenticare le strutture che sono alla base per poter applicare il tutto. Ecco questo modello di calcio è molto distante da quello che si vede in gara, nonostante ci siano le intenzioni di produrre questa tipologia di calcio fluido, spettacolare, armonioso, ma altrettanto semplice, nei fatti la squadra anche quando si è vinto, non ha fatto vedere tutte queste qualità, cosa che invece, abbiamo visto in alcune delle squadre incontrate al Barbera (e non solo), anche meno dotare tecnicamente nei singoli, hanno prodotto, con conseguente spaccatura tra l’ambiente ed il tecnico. Il dato risulta piuttosto preoccupante in funzione della pressione che esiste sugli staff tecnici e che verosimilmente condiziona le relazioni umane, le scelte e la qualità del lavoro svolto. Nel momento decisivo fatti 4 punti in sei partite hanno indotto la proprietà a cambiare tecnico nonostante in precedenza ci sono stati altri periodi di “criticità” come il focus approfondito di tutte le aree specifiche (performance, medica, tecnico-tattica, logistica, ecc.) analizzato dal Club durante la pausa di novembre, uscendone ancora fiducia e continuità del rapporto, non ritenendo responsabile la guida tecnica della situazione”.
Parliamo di Catania e Messina. Credi che ce la faranno a fare i play off? “Il Catania partiva in questa stagione con presupposti importanti, cambiando tantissimo rispetto all’anno scorso. Magari serviva una scintilla iniziale, invece i risultati hanno stentato ad arrivare da subito, anche dopo una buona partita all’esordio contro il Crotone. Poi il mercato di gennaio non ha contribuito a formare una squadra, perché cambiando tanti giocatori c’è bisogno di un periodo di ambientamento e qualche risultato che purtroppo non è arrivato. Questo fa sì che poi ci sia qualche scricchiolio dentro e fuori lo spogliatoio, in quanto la mancanza di risultati fa degenerare un po’ tutto. L’importante vittoria della Coppa Italia potrebbe portare serenità e nuovo slancio. Messina sta facendo un ottimo campionato sopratutto perchè ha superato momenti e classifica difficile e con le poche risorse a disposizione la qualità del Tecnico nel fare giocare la squadra e la capacità del ds di individuare calciatori da serie minori o da s.g. hanno fatto convergere l qualità espresse in campo. Positivo fin’ora!”.
Cosa pensi del Trapani del presidente Antonini? “Trapani partito con una proprietà che non ha lesinato risorse per squadra, staff e impianti sportivi, ci metti anche il basket e la tv telesud possiamo parlare di un Imprenditore con visione ed idee chiare ma suscettibile di sbalzi non appena i risultati vengono a mancare. Ormai praticamente programma la Serie C”.
Valuti corretto l’esonero di Cacciola a Siracusa? “Siracusa con una buona costruzione di squadra ha dato del filo da torcere fino all’ultimo al Trapani ed è grazie agli aretusei più della Vibonese che il campionato ancora è “vivo”. L’esonero mi sembra più un “desiderio” di voler provare nuove strade che frutto di mancanza di risultati, ma la stessa proprietà sarà ugualmente protagonista il prossimo anno purchè regga alla pressione del campionato con decisioni e correzioni competenti”. CONTINUA A LEGGERE >>>>>>>