Sprofondo rosanero, Mignani all’ultima chiamata

Ad inizio stagione, tra le favorite per la promozione in Serie A in moltissimi, pronosticavano il Palermo di Eugenio Corini. Un mercato interessante (Di Francesco, Henderson, Insigne, Lund) e tanto, tantissimo entusiasmo. E a dire il vero, nella parte centrale di questo campionato cadetto i rosanero hanno seriamente acceso la freccia per tentare il sorpasso. Tutto lasciava presagire che nella lotta per la promozione diretta, i ragazzi di Corini fossero assolutamente tra i protagonisti. E invece, ecco che poi, c’è da fare i conti con la realtà.

17 Febbraio 2024, il Palermo rifila al Como un sono tre a zero e vola spedito verso vette inesplorate, c’è carica e fermento, si arriva alla sfida contro la Ternana (passando per un pareggio vs Cremonese) e a vincere, sono gli umbri. Uno scivolone, direte voi. E invece no: da quel Palermo-Ternana 3-2, i siciliani hanno raccolto la miseria di 4 punti nelle ultime 9 partite. Ultima vittoria, contro il Lecco il 10 marzo, ben due mesi fa. Viene spontaneo chiedersi dunque, se il City group sia  al corrente dell’andamento che una delle loro squadre di punta (per bacino d’utenza e blasone storico) sta avendo in questo momento. Inoltre, c’è da chiedersi il perchè, questi giocatori che nella parte centrale del campionato han fatto così bene, adesso sembrino la copia sbiadita di loro stessi. Per una città che sogna la Serie A, questo Palermo è veramente troppo poco. 

Con i Playoff all’orizzonte, tanti tifosi rosanero si chiedono, con sconforto, cosa saranno in grado di fare i ragazzi di Mignani, quest’ultimo, avendo l’arduo compito di rimettere assieme le macerie che la precedente gestione tecnica ha lasciato, non è riuscito a migliorare la situazione. Venendo di conseguenza già messo alla porta, con la partita di oggi che sembra essere a tutti gli effetti, la sua ultima chance. Qualora l’assalto alla massima serie dovesse fallire, i vertici del club palermitano sono chiamati a prendere delle decisioni in grado di dare uno scossone all’ambiente tanto forte, quanto necessario.  Ad Ascoli, il Palermo non può sbagliare. Continua a leggere

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