Serie D, Anagni – Il DG in esclusiva a TM24: “Siamo stati sfortunati, c’è amarezza. Chiesto ripescaggio”

Tuttomercato24 ha avuto l’onore ed il piacere di intervistare in esclusiva il Direttore Generale del Città di Anagni, dopo la spiacevole sconfitta subita nel playout contro l’Ostia Mare, costata la retrocessione in Eccellenza.

Così Marco Galante ha risposte alle nostre domande:

Momento difficile per l’Anagni che, nonostante la buona partita con l’Ostia Mare, ha dovuto pagare per un gol in meno. Errori o sfortuna? Si poteva fare meglio?
Sicuramente non è facile quando si fallisce, anche se veramente per poco, sia nella stagione regolare che nel playout. Essendo il direttore generale me ne assumo le responsabilità. La società, come la squadra, ha dato il massimo in ogni partita e anche nel playout in cui siamo rimasti prima in 10 poi in 9, ma non abbiamo mollato fino alla fine.

Una partita così importante è stata purtroppo giocata a porte chiuse. Quanto ha influito l’assenza del tifo sulla squadra?
Era una condizione che avevano entrambe le squadre. Sicuramente quando viene a mancare il tifo è una sconfitta per tutti nello sport in generale, ma non è nostra usanza trovare alibi quindi non credo abbia influito.

Quali sono le sensazioni nello spogliatoio?
Le sensazioni sono quelle di aver sfiorato davvero l’obiettivo, ma purtroppo non è stato centrato. Giustamente c’è delusione e amarezza, ma la consapevolezza di averci provato fino in fondo.

Cosa è mancato all’Anagni in questa stagione per evitare i playout?
Sicuramente è mancata quel pizzico di fortuna in più che è mancata anche per tutta la stagione e forse un po’ di esperienza perchè arrivavamo dalla neo-promozione in Serie D.

C’è ottimismo per il prossimo anno?
il prossimo anno punteremo a riscattarci dopo questa stagione amara. Oltretutto, abbiamo intenzione di fare domanda di ripescaggio perchè crediamo di meritare ancora questa categoria. Vista la graduatoria, nutriamo ottime speranze di vederci nuovamente protagonisti in un campionato complicato e bellissimo quale quello della Serie D.

Qual è il più grande rammarico della società in merito a questa stagione?
Sarebbe bastato un punto per giocare i playout in casa e, in quel caso, il pareggio (Ostia Mare-Anagni 1-1) ci avrebbe garantito la salvezza, 2 punti, invece, per salvarci direttamente. Il rammarico è quello di avere avuto degli infortuni a ripetizione dovuti al cambio dei terreni di gioco e di allenamento che non ci hanno mai permesso di avere la rosa completa a disposizione. Ci sono venuti a mancare quei giocatori d’esperienza che sono stati a lungo indisponibili.

13 sconfitte, 7 vittorie e 12 pareggi, questa la squadra che ha preso Pecoraro al suo arrivo, il 26 marzo. Con lui 2 sconfitte, 4 pareggi ed una sola vittoria. Il mister ha delle responsabilità?
Il campionato è stato lungo e difficile, ma anche pieno di soddisfazioni, vittorie e risultati importanti, come pareggiare con l’Avellino, unica squadra imbattuta, vincere a Latina o a Cassino… Abbiamo cambiato allenatore perchè iniziava a mancare la serenità necessaria per continuare con mister Liberati che ha comunque svolto un buon lavoro. Mister Pecoraro ha ottenuto la stessa media punti, quindi non ha peggiorato la situazione, anzi, mentalmente ha ridato la giusta serenità.

Su cosa punterà la società il prossimo anno? Avete già prefissato i prossimi obiettivi?
Stiamo ancora aspettando risposte dal comune riguardo al nostro campo… Dover giocare sempre fuori casa è inaccettabile. Se avessimo avuto il nostro impianto staremmo sicuramente parlando di altro.
L’ottimismo c’è sempre perchè siamo una società giovane che in pochi anni ha portato questa squadra dall’ultimo campionato alla terza categoria. Chiediamo solo una nostra struttura per poter crescere e dimostrare ancora di più di come abbiamo fatto in questi anni. Ci auguriamo che in questo mese il comune riesca a trasformare le chiacchiere in fatti e che i lavori possano partire immediatamente.

Il futuro di mister Pecoraro sarà ancora ad Anagni? In chiave mercato… può già svelarci qualcosa?
Adesso è presto per parlare sia del mister che della squadra. Dobbiamo avere risposte chiare per capire che tipo di squadra mettere in piedi. L’obiettivo è ripartire con lo stesso entusiasmo di sempre, con allenatore e giocatori che sposino in toto la nostra causa.

 

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