Serie C, la Vibonese racconta la storia di Simone Lo Schiavo in rossoblù
Da tifoso ad avvocato. Da procuratore sportivo a direttore sportivo a tutti gli effetti. Una storia da scrivere sui libri quella di Simone Lo Schiavo. Venti anni fa festeggiava la vittoria della Supercoppa Calabria dopo aver battuto il San Calogero e il Sambiase in un triangolare disputato allo stadio “Luigi Razza”. Una fotografia riporta il calendario indietro nel tempo. Stagione 1997/1998. Era la Vibonese di Jacoboni, che l’anno prima aveva vinto il campionato di Promozione e la coppa di categoria, e in quella stagione vinse il campionato di Eccellenza conquistando il massimo torneo dilettanti dopo una lunga battaglia con il Siderno. Era la anche la Vibonese del “piccolo” Simone Lo Schiavo tifoso passionale come papà Giuseppe ed il fratello Antonio. Una passione mai sparita nonostante studi e prime esperienze lavorative lontano da Vibo. Poi il ritorno in città e la grande occasione da direttore sportivo, proprio lì dove l’amore per il calcio è iniziata: la Vibonese. Il resto è storia recente. Il campionato vinto in Serie D. L’avvio super in C. Con la squadra rossoblu reduce da tre vittorie di fila. Quattro nelle ultime cinque partite. L’ultimo successo, quello contro la Sicula Leonzio, festeggiato appena. Simone Lo Schiavo è dovuto correre a Coverciano per partecipare alla fase finale del supercorso per direttore sportivo professionista indetto dalla FIGC. Iniziato il 10 settembre scorso, nel tempio del calcio italiano, oltre a Lo Schiavo ci sono, tra gli altri, il dirigente del Milan, Leonardo, l’ex portiere Morgan De Sanctis, l’ex arbitro Paolo Tagliavento, Andrea Mancini, figlio dell’attuale CT azzurro, il campione del mondo Cristian Zaccardo e l’ex giocatore del Palermo, Giulio Migliaccio. Nella lista degli “ammessi” c’era anche Antonio Cassano che poi ha rinunciato. Finite le lezioni, Simone Lo Schiavo e tutti gli ammessi saranno chiamati a sostenere tesi ed esame finale.
Supercorso Ds FIGC, tutti gli ammessi: Giuseppe Agostini, Nicola Amoriello, Massimo Andreatini, Gianluca Berti, Umberto Bruno, Diego Campedelli, Antonio Cassano, Agatino Alessandro Chiavaro, Roberto Colombo, Leonardo De Araujo, Morgan De Sanctis, Massimiliano Di Caro, Francesco Farina, Alessandro Frara, Gael Genevier, Simone Lo Schiavo, Andrea Mancini, Leonardo Marconcini, Giulio Migliaccio, Gianni Marco Migliorati, Paolo Morganti, Gianni Padovani, Raffaele Pinzani, Carlos Manuel Rodrigues de Freitas, Dario Rossi, Umberto Quistelli, Gabriele Savarese, Giovanni Serao, Raffaele Sergio, Paolo Tagliavento, Pietro Tarcisio Tamai, Paolo Venanzi, Vincenzo Vergine, Francesco Diego Viola, Gennaro Volpe, Cristian Zaccardo, Giorgio Zamuner.
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