Serie B – Juve Stabia: contro il Pescara la ricetta è il coraggio, come nel 2011

Due vittorie consecutive, contro Trapani e Pordenone, non sono bastate alla Juve Stabia per trovare, finalmente, la serenità e l’audacia per affrontare di petto il campionato cadetto. Le Vespe di mister Fabio Caserta, infatti, contro lo Spezia sono sembrate particolarmente intimorite dall’avversario e a tratti addirittura spaesate. Un solo tiro nello specchio della porta in 90 minuti. Un dato, a dir poco allarmante, che riassume sicuramente la partita dei gialloblè. In Liguria, vista la classifica di entrambe le squadre, si trattava di una sfida di fondamentale importanza. Vincere avrebbe voluto dire abbandonare, almeno momentaneamente, le sabbie mobili della zona retrocessione. Ciononostante, la Juve Stabia ha peccato di superficialità e scarso carattere così come sottolineato nel dopopartita anche dal tecnico delle Vespe. L’inversione di rotta è necessaria e, in vista del Pescara al Romeo Menti, un precedente fa ben sperare la squadra di Castellammare di Stabia e i suoi tifosi. 

JUVE STABIA, IL PRECEDENTE DA CUI RIPARTIRE

Infatti, proprio una vittoria, in casa, contro il Pescara ha dato inizio alla “resurrezione gialloblé” nel lontano 2011. La Juve Stabia, all’epoca allenata da Piero Braglia, attualmente tecnico del Cosenza, aveva raccolto appena 1 punto nelle prime cinque partite stagionali. Tuttavia, una vittoria per 3-2 contro il Pescara di Zdeněk Zeman, Ciro Immobile e Lorenzo Insigne diede il via ad un filotto di quattro vittorie consecutive, che proiettò le Vespe a ridosso della zona playoff. Dopo i gol di Danilevicius e Scozzarella, fu un rigore di Horacio Erpen al 90′ che fece esplodere di gioia il Romeo Menti. Una prodezza balistica, un cucchiaio “alla Totti” che il pubblico di Castellammare di Stabia non ha mai dimenticato.

La Juve Stabia sembra aver bisogno oggi di quel coraggio e di quella stessa sfrontatezza che nella stagione 2011/2012 permisero alle Vespe di far paura anche alle squadre più blasonate. Chissà che il destino non abbia scelto ancora una volta una sfida interna contro il Pescara per cambiare le sorti del campionato. 

Luca Piedepalumbo

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