Serie A – Juventus: La prima conferenza stagionale di Maurizio Sarri
13/09/2019. Data sicuramente da ricordare per mister Sarri. In vista della partita Fiorentina – Juventus, che si svolgerà domani alle ore 15:00 presso lo stadio “Artemio Franchi”, Maurizio Sarri ha finalmente potuto svolgere la consueta conferenza stampa pre – partita, dopo un lungo periodo di stop forzato, causato da una brutta polmonite.
Il primo tema toccato è stato proprio quello della malattia, che lo ha debilitato per quasi due settimane, non consentendogli di gestire la sua squadra da bordo campo. In seconda battuta lo stesso allenatore ha potuto parlare di Cristiano Ronaldo, definendolo come il miglior giocatore al mondo e perno imprescindibile della sua squadra.
In seguito, riprendendo le dichiarazioni inserite sul sito ufficiale della Juventus, si è analizzata la situazione riguardante Bentancur, Rabiot, Ramsey e Matuidi:
“Sono molto curioso di Bentancur, le mie sensazioni in allenamento sono molto forti, può diventare un giocatore importante. Può fare due ruoli, noi lo stiamo allenando come vertice basso” .
“Ramsey viene da un infortunio non banale, gli ho visto fare dei passi in avanti enormi negli ultimi dieci giorni. Non è ancora al massimo, ma se l’evoluzione della sua condizione fisica è questa molto velocemente potrà tornare su buoni livelli. Per necessità può fare anche esterno attacco in caso di necessità, ma io lo vedo molto di più interno di centrocampo.”
“Matuidi è importante, perché per dinamismo e attenzione si è adattato bene a quello che gli succede davanti, ovvero la presenza di Ronaldo. Che è il nostro giocatore destinato a fare la differenza, è il più forte del mondo, quindi bisogna lasciargli libertà.”
“Rabiot nel 2019 non ha mai giocato. Dopo i primi 20 giorni di lavoro ha avuto un calo fisico, da tanto tempo non ha partite ufficiali nelle gambe. E’ un ragazzo di grandi doti, sia tecniche che fisiche.”
Infine è stata analizzata la situazione riguardante il turnover, con Sarri che si è espresso in questi termini:
“Per quanto riguarda il turnover, al Chelsea la scorsa stagione 18 calciatori hanno giocato oltre 2mila minuti. In questo momento non siamo pronti per una rotazione feroce, possiamo cambiarne uno per reparto. L’obiettivo finale è avere 11 giocatori intercambiabili”.