Serie A: gol, record, rimonte e ciapa no per la Champions
Diciamo che chi in questo freddo week end ha deciso di stare comodo sul divano di casa per seguire la Serie A non ha fatto una scelta sbagliata. Come non si vedeva ormai da tempo infatti nella massima serie calcistica italiana si sono visti gol, spettacolo, tanto agonismo e quella voglia di far godere un bello spettacolo ai tifosi.
L’uomo copertina, l’uomo simbolo di questa giornata, e anche della Serie A al momento, è uno solo, Fabio Quagliarella. Altri due gol, questa volta il malcapitato è l’Udinese, che permettono all’attaccante napoletano di raggiungere quota 11 gare consecutive con gol. Mica male per un 35 che sabato con il Napoli potrebbe riscrivere la storia superando ogni record. Mentre il capocannoniere della Serie A andava in gol, l’Udinese subiva una pesante sconfitta abbattuta anche dal ritorno al gol di Gabbiadini in Italia. Sicuri che basti solo De Maio per far dormire sonni tranquilli a mister Nicola?
Prima della goleada della Samp però era stato il Sassuolo ad aprire la giornata con il roboante 3-0 al Cagliari. Poco da dire in questo caso. I neroverdi sono superiori, il Cagliari in queste partite sa di potere far poco: magari questi ultimi giorni di mercato potranno portare qualcosa di interessante.
Tralasciamo l’anticipo del sabato sera, su cui si tornerà più avanti e spostiamoci alla domenica con ben cinque rimonte consumatesi. A Verona succede di tutto col Chievo che in superiorità numerica cede 4-3 ad una Fiorentina lanciata in zona Europa. Due spunti: Di Carlo ha ridato anima ai gialloblu che, nonostante l’inferiorità , ora lottano ogni partita e meriterebbero anche qualcosa di più a questo punto. Il secondo messaggio lanciato dalla partita è il super Federico Chiesa. Due gol, una traversa e ripartenze che servono e non poco al ct Roberto Mancini.Â
Altro giro altra rimonta in Parma-SPAL, con i ferraresi che al 70′ sono sotto 2-0 e poi la vincono tre a due grazie al cuore e alla voglia, le due maggiori componenti che mister Semplici chiede ai suoi che non vincevano in trasferta ormai da tre mesi. Per il Parma invece una sconfitta che fa riflettere e che fa capire che riportare in Italia Kucka a gennaio e Gervinho la scorsa estate è sì importante, ma qualcosa dietro va migliorato.
Nel posticipo la più brutta Juventus della stagione invece recupera lo svantaggio accumulato e nel finale ribalta una Lazio ora scivolata all’ottavo posto. Anche qui tre indicazioni. Una sulla Lazio, la squadra c’è, sta solo vivendo un momento difficile ma vale il quarto posto con forse un paio di accorgimenti da qui a giovedì. Le altre due invece riguardano la Juventus: quando i bianconeri decidono di giocare non c’è scampo per nessuno e occhio ad Emre Can che, nonostante l’autogol di ieri, con l’arrivo di Ramsey potrebbe mettere alla porta Pjanic e prendersi le chiavi del centrocampo.
Se la Juve ha fatto male, l’Inter fa ancora peggio perdendo 1-0 con un Torino che ora crede nell’Europa. Negli ultimi 180′ Spalletti non ha messo a segno una rete, ieri ha provato anche con il doppio attaccante, conquistando 1 punto con Sassuolo e Torino appunto. Qui però il problema sembra essere soprattutto uno, ovvero il continuo parlare di questioni che non riguardano il campo. Tra novembre e dicembre c’è stato il problema Nainggolan, in tempi più recenti quello del rinnovo di Icardi e ora è esplosa la bomba Perisic. Tutte questioni che fanno male alla squadra che poi nei risente in campo.
A Bergamo succede invece di tutto con la Roma che sembra dominare, fa tre gol in 40′ ritrovando Dzeko, ma poi si scioglie lasciando spazio all’Atalanta che legittima ancora una volta il proprio voler stare dove sta. Ancora in gol Zapata, in gol subito dopo aver sbagliato un rigore, dimostrazione che il giocatore è in palla e sa reagire alle difficoltà .
Dei pareggi di Roma e Atalanta e della sconfitta della Lazio però non approfitta il Milan che si ferma sullo 0-0 sabato a San Siro con il Napoli. Nei rossoneri buone indicazioni arrivano dai due acquisti di gennaio, Paquetà , che però dimostra di non avere ancora 90′ nelle gambe, e Piatek, accolto con un boato all’ingresso e che in 20′ ha corso più di Higuain in sei mesi. A fine partita Gattuso ha ammesso che Cutrone ed il polacco possono essere compatibili e questo, complice anche il momento di poca forma di Calhanoglu, potrebbe far presagire ad un 4-3-1-2 con Suso trequartista. Il Napoli invece vede scappare via la Juve dopo un primo tempo sicuramente sottotono ed una ripresa invece più positiva con Zielinski sugli scudi e pronto a ricevere il testimone da Allan.
Chiudiamo con la scoppola presa dal Bologna in casa con il Frosinone. Per Inzaghi è tempo dei saluti, mentre i rossoblu si preparano al #tenyearschallenge con il ritorno di Mihajlovic in panchina. Ieri gli emiliani sono sembrati allo sbando, il rosso di Mattiello non può giustificare un 4-0 subito in casa da un Frosinone che sembrava essere alla deriva. Qui sembra chiaro come la squadra non volesse più seguire Inzaghi. I ciociari invece ora si rilanciano e incredibilmente, dopo alcune sconfitte anche pesanti, si rilanciano per la salvezza grazie soprattutto a Ciano, al momento uomo in più.
Serie A – 21/a giornata |
Sassuolo-Cagliari 3-0Â Â 9′ Locatelli, 49′ pt rig. Babacar, 87′ Matri
Sampdoria-Udinese 4-0Â Â 33′ rig. e 56′ rig. Quagliarella, 68′ Linetty, 78′ Gabbiadini
Milan-Napoli 0-0
Chievo-Fiorentina 3-4  4′ Muriel, 26′ Benassi, 38′ Stepinski, 60′ rig. Pellisier, 79′ e 86′ Chiesa, 89′ Djordjevic
Atalanta-Roma 3-3  3′ e 33′ Dzeko, 40′ El Shaarawy, 44′ Castagne, 59′ Toloi, 71′ Zapata
Bologna-Frosinone 0-4Â Â 18′ Ghiglione, 21′ Ciano, 52′ Pinamonti, 75′ Ciano
Torino-Inter 1-0Â Â 35′ Izzo
Lazio-Juventus 1-2Â Â 59′ aut Can, 74′ Cancelo, 88′ rig. Ronaldo
Empoli-Genoa (stasera alle 20.30)
La classifica dopo la 23/a giornata |