Serie A – Fiorentina, Corvino si sfoga: “L’ho voluto io il divorzio. I nemici…”
Dopo aver interrotto i rapporti con la Fiorentina, Pantaleo Corvino chiama il Corriere dello Sport e decide di sfogarsi facendo sapere il suo pensiero.
Inizia così: “Alla Viola ho dedicato e dato tutto me stesso con passione e tanto impegno. Ho voluto io questo divorzio, mi rendevo conto di non poter restare con gente nuova, con una nuova proprietà. Ho deciso di chiudere, anticipando probabilmente la loro decisione, perché Commisso e i suoi hanno il diritto alla discontinuità e io rappresentavo i Della Valle. Per me è stato un bagno di sangue sul piano economico, ma non è questo il punto. La dignità e il senso di responsabilità hanno comunque un prezzo. Sono ancora intontito, metto tante cose insieme, quelle fatte bene e le colpe, perché anche se ho commesso degli errori, non mi sono mai risparmiato. Ho ricevuto critiche giuste e altre assurde, figlie di pregiudizi e antipatie: troppi sapientoni mi hanno utilizzato per ottenere il consenso di una parte della tifoseria. Io li chiamo personaggi in cerca d’autore.”
Continua: “I Della Valle hanno venduto in pochi giorni perché la società è sana e rappresentava un affare. Mi richiamarono perché c’erano un rosso di 38 milioni e un monte ingaggi di 72. E la Viola era la squadra più vecchia d’Europa. Ho lasciato senza un euro di debito, con il monte stipendi sotto i 40 e un organico tra i più giovani d’Europa.”
Corvino si sfoga anche sui tanti nemici che ha a Firenze: “Gente che non sa mascherare le proprie miserie. Chi voleva fare il direttore e poiché sfigato e incapace stava a casa. I procuratori dei quali non avevo preso gli assistiti. Chi non ho assunto come addetto stampa, chi non lavorava più nella Fiorentina e chi avrebbe voluto lavorarci, chi non ha visto riconfermato il suo ragazzino… Gente alla quale ogni giorno danno un microfono in mano. Ne ho lette e sentite troppe. Sono a 5 gare dalle 600 in A, ho fatto la B tre volte e tre volte l’ho vinta. Per salire in B ho dovuto vincere tutti i campionati partendo dalla terza categoria. Ho sessantanove anni, una passione insaziabile per il calcio e ancora tanto da dare.”