Scuola – Ritardo nella pubblicazione della graduatoria? Ecco la situazione
Scuola – Ritardo nella pubblicazione della graduatoria? Ecco la situazione
A pochi giorni dallo squillo della prima campanella dell’anno, prevista il 14 settembre in quasi tutta Italia, sono ancora molti i problemi che riguardano la scuola al rientro con la pandemia da Coronavirus in corso. Primo tra tutti gli insegnanti precari, di cui oggi -2 settembre – sono state pubblicate le graduatorie per le supplenze. I sindacati di categoria hanno parlato di “pasticciaccio brutto”, mentre secondo il ministero dell’Istruzione è “insensato parlare di caos”.
Mentre stanno iniziando ad uscire le graduatorie provinciali dei supplenti, dopo le 753.750 domande presentate entro lo scorso 6 agosto, i sindacati di categoria hanno denunciato subito una situazione di caos. “Sarebbe dovuta essere una rivoluzione copernicana destinata a migliorare di gran lunga il meccanismo delle nomine dei supplenti e, invece, si è rivelato un pasticciaccio brutto che sarà foriero di innumerevoli ricorsi – ha dichiarato Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti -. Tante le criticità emerse con la nuova procedura introdotta quest’anno, tra cui l’affidamento della validazione delle istanze alle scuole polo, le cui segreterie si sono ritrovate con migliaia e migliaia di domande da esaminare, una mole di lavoro umanamente impossibile da smaltire entro i tempi troppo ristretti imposti da viale Trastevere”.
“A seguito della avvenuta pubblicazione gps e del riscontro di evidenti errori nei punteggi, per consentire alle scuole la possibilità di copertura di tutti i posti sin dal primo giorno di scuola, è fondamentale non adottare alcun provvedimento sulla base delle nuove gps e a considerare tuttora vigenti le attuali graduatorie di istituto, fornendo Immediate indicazioni agli UU.SS.RR.,al fine di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico”. I cinque maggiori sindacati della scuola, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda Unamsil hanno scritto già in mattinata al ministro dell’istruzione Azzolina, chiedendo di bloccare le nuove graduatorie, proprio a causa degli errori emersi.
La risposta del ministero dell’Istruzione minimizza i problemi. È “insensato parlare di caos – sostengono dal Miur – su oltre 1,9 milioni di domande pochissime segnalazioni, tutte in via di risoluzione”. Ma sui social, dove diversi insegnanti precari stanno raccontando la propria situazione, i toni sono nettamente diversi. Da giovani con punteggi altissimi per i titoli di studio, equivalenti a più dottorati e lauree, fino a insegnanti che si sono visti associare a cattedre di lingua senza averne la padronanza.