Sassuolo News, De Zerbi: “Stiamo crescendo nella continuità”
Sassuolo, le parole di De Zerbi
Parla il tecnico del Sassuolo De Zerbi. Ecco le parole, rilasciate alla Gazzetta dello Sport:
“Playoff? Europeo? Come ripartire?
“L’importante è che, per una volta, si prendano decisioni senza che ognuno pensi al proprio orticello”.
Dov’è cresciuto di più il Sassuolo?
“Nella continuità. Qualche giocatore è cresciuto mentalmente. Locatelli, Berardi e Romagna, per esempio. E la continuità ha portato più certezze tattiche».
Locatelli, appunto.
“Ha deciso lui di diventare grande, noi lo abbiamo solo accompagnato. Mi sono anche scontrato quando dovevo. Il gruppo storico l’ha indirizzato. Ora è completo. Guida la squadra con la parola e con l’esempio».
Boga, esploso.
“Nell’uno contro uno ha pochi rivali al mondo. Anzi, nell’uno contro tre… Non conosceva l’esistenza della porta, faceva fatica a connettersi con i compagni, a farsi servire sulla corsa e a giocare senza palla. Lo abbiamo martellato. È gratificante vedere come è migliorato. Ha già segnato 8 gol, arriverà a farne stabilmente 15 a campionato”.
Berardi si completerà mai?
“Quando c’era, ha sempre fatto benissimo: gol, assist, prestazioni. Ne vorrei tanti di Berardi. In allenamento è un esempio. Solo Timo Werner alla sua età, 25 anni, ha segnato di più. È sottovalutato, come tante cose del Sassuolo”.
Dove sta andando il cacio?
“Balzano all’occhio tre cose: la cilindrata dei giocatori, la tecnica in velocità e il coraggio. In questo senso l’Atalanta è la squadra più europea. Nessuna esprime meglio i tre parametri. È la più riconoscibile, ha un suo stile che non è vezzo, ma un’identità che ti dà forza. Il Sassuolo ce l’ha. Sullo stile io batto molto. Lo devi mostrare soprattutto contro le grandi. Noi l’abbiamo fatto a Torino con la Juve, a Milano con l’Inter. Abbiamo perso 4-2 a Roma, ma giocando una partita strepitosa. Forse la migliore, per identità. A Lecce abbiamo fatto 2-2, ma il nostro stile era riconoscibile a chilometri di distanza”.