Romania-Kosovo interrotta da Rrahmani: ecco cosa è successo

Ancora l’ombra dei problemi geopolitici e territoriali sul calcio internazionale con la partita di Nations League tra Romania e Kosovo sospesa ad una manciata dai minuti conclusivi mentre il risultato era inchiodato sullo 0-0. Il match non è potuto più proseguire fino alla fine perché i giocatori kosovari hanno deciso di abbandonare il terreno di gioco di fronte ai cori che venivano lanciati dalle tribune da parte dei tifosi di casa, inneggianti la Serbia, Paese con cui il Kosovo è in conflitto da sempre. Scelta che ha visto come principale protagonista il capitano del Kosovo, il giocatore del Napoli Amir Rrahmani, finito al centro di accuse e polemiche per aver “premeditato” la decisione clamorosa: “E’ la seconda volta che capita in Romania” ha dichiarato poi nel post gara, spiegando la decisione: “Era troppo”.

La partita valida per la Nations League, in programma venerdì sera, tra Romania e Kosovo era ferma sul risultato di 0-0, ma non ha potuto concludersi in modo regolare: il Kosovo ha abbandonato il campo al 93° minuto dopo che i tifosi di casa hanno intonato provocatoriamente il nome della Serbia, creando attimi di pura tensione sul terreno di gioco dopo uno scontro di campo tra Alibec e Rrahmani. Proprio il capitano della nazionale kosovara e difensore del Napoli è stato il principale artefice della clamorosa scelta.

Una decisione che è stata recepita in modo unanime da parte della nazionale kosovara con l’arbitro danese Krogh che ha dovuto mettere a referto l’abbandono del match, interrotto senza più la possibilità di riprendere dopo un’attesa di circa un’ora. Al rientro sul campo c’erano solo i giocatori della Romania, mentre i kosovari sono rimasti negli spogliatoi. L’arbitro ha decretato così la conclusione dell’incontro su cui deciderà la commissione Uefa che ha già emanato un comunicato ufficiale: “La partita della UEFA Nations League tra Romania e Kosovo è stata sospesa. La UEFA comunicherà ulteriori informazioni a tempo debito”

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