Reddito di cittadinanza, cosa fare per non perderlo a settembre
A settembre, numerosi beneficiari potrebbero perdere il reddito di cittadinanza. Il sussidio, istituito con il DL n.4 del 2019, richiede precisi requisiti per essere erogato e, dal momento che non è né universale né automatico, bisogna rispettare diversi obblighi per non vederselo revocato.
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I beneficiari del reddito devono sottoscrivere un patto per il lavoro presso un centro per l’impiego. Fino a oggi non vi era nessun obbligo, ma alcuni si erano resi disponibili per servizi di pubblica utilità , per esempio aiutando a tenere pulite le strade: restavano tuttavia delle iniziative spontanee. Con la fase 2, ciò che era fatto volontariamente è diventato un obbligo, pena la decadenza del sussidio: i beneficiari devono rendersi disponibili per 8 ore alla settimana presso il Comune di residenza.
Sarà proprio nel Comune di residenza che ci percepisce il reddito dovrà fare lavori di pubblica utilità , che non devono comunque superare le 8 ore settimanali. Le ore possono anche essere recuperate nel mese successivo e l’impegno, piuttosto flessibile, non esclude la possibilità per il beneficiario di cercare anche altre occupazioni. La mancata risposta alla chiamata comunale o la non accettazione comporta la perdita del reddito di cittadinanza.
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