Da ottobre alcuni pensionati si troveranno una pensione più bassa del solito. L’Inps ha infatti iniziato il recupero delle quattordicesime indebitamente erogate nel 2017 e nel 2018. L’istitito nazionale di previdenza sociale, in una nota, ha spiegato di aver effettuato le verifiche relative alla quattordicesima erogata nel 2017 e nel 2018. L’Inps normalmente eroga l’assegno in via provvisoria per poi effettuare dei controlli sulla base di quanto percepito dal pensionato nel corso dell’anno precedente, incrociando i dati anche con quelli dell’anagrafe tributaria sulle dichiarazioni dei redditi. Chi ha percepito la somma senza averne diritto dovrà perciò restituirla. Per la restituzione sono previste 24 rate mensili, o 12 se si tratta della restituzione di un solo anno. Il recupero della prima tranche inizia automaticamente sul cedolino di ottobre, visibile online nell’area personale del pensionato sul sito dell’Inps, con una trattenuta pari a 1/24 dell’importo totale erogato nel biennio. Nella nota dell’Inps viene spiegato che le comunicazioni ai pensionati sul recupero della quattordicesima erano state inviate già a conclusione delle verifiche, a gennaio e febbraio 2020. Le rate sarebbero dovute partire da aprile 2020, ma a seguito della pandemia di Coronavirus, sono state posticipate a ottobre. A luglio e a settembre 2020, inoltre, in occasione del pagamento della quattordicesima, sono state effettuate, dove possibile, compensazioni totali o parziali tra il debito sospeso e l’importo della quattordicesima da erogare. Da ottobre, invece, si procede a recuperare gli importi indebiti che non sono stati oggetto di tale compensazione. A gennaio e febbraio 2020 sono state verificate anche le erogazioni dell’importo aggiuntivo ex comma 7, articolo 70, legge 23 dicembre 2000, n. 388. Sempre a causa della diffusione del coronavirus, le comunicazioni sul recupero delle somme indebite sono state bloccate. Ed è stato sospeso il rateo per riavere le somme che riprende con trattenute sulla pensione, in 12 rate, a partire da ottobre 2020. Anche in questo caso, l’Inps ha precisato che i pensionati interessati da questa verifica saranno informati con un’apposita comunicazione