News – Suso: “Al Milan dura costruire solidità. Calcio oggi in secondo piano”
Suso: la sua quarantena
Suso, ex attaccante del Milan attualmente in prestito in Spagna, al Siviglia, risponde ad una breve intervista rilasciata al quotidiano spagnolo AS.
Allo spagnolo viene posta qualche domanda inerente al modo in cui stia passando la sua quarantena: “La vivo insieme alla famiglia, non usciamo da casa. Sto spesso con mio figlio. Dobbiamo allenarci ovviamente, anche se correre sul tapis roulant è un po’ monotono. Quando accadono queste cose, però, il calcio passa in secondo piano. Nessuno immaginava che avrebbe avuto un tale impatto – n.d.r. riferendosi al Coronavirus -. In Spagna la sanità è ottima. A Milano non hanno posto nemmeno per i malati, questo è critico. La famiglia di Musacchio, ad esempio, è partita per la Spagna una settimana fa e lui è rimasto da solo”.
Le parole di Suso sul Siviglia
Suso risponde anche alle domande in merito alla sua stagione con il Siviglia: “Fa male a tutti. Non è positivo che i giocatori si fermino e, prima che La Liga riprenda, ci vorrà qualcosa come un precampionato. È impossibile fermarsi e ricominciare allo stesso modo dopo qualche settimana”.
Si parla anche di Milan
C’è tempo e spazio anche per parlare di quello che è stato il percorso del giocatore classe ’93 a Milano, con la maglia del Milan. Qui, di certo lo spagnolo non si risparmia: “Lì ho avuto tre presidenti, diversi allenatori, dozzine di giocatori… E’ difficile iniziare qualcosa di solido. Ogni anno c’è sempre qualcosa di diverso“.
Il giocatore ha poi proseguito la sua intervista spiegando ai giornalisti il suo desiderio di restare al Siviglia: “Spero di poter giocare in Champions, sarebbe bello. E di vincere qualcosa, ovviamente. Vorrei rimanere qui, spero proprio che accada. Il gap con le grandi si può accorciare grazie al lavoro, all’intensità e alla passione. Monchi ha fatto molto bene fin dal suo arrivo”