News Serie C, Rieti Calcio: torna a parlare l’ex patron Curci
NEWS SERIE C: RIETI CALCIO IN SUBBUGLIO, TORNA A PARLARE CURCI
Situazione molto agitata in casa Rieti Calcio, dove a causa di stipendi non pagati la squadra potrebbe decidere di scioperare. Parla a questo punto Curci, ex patron della società. Ecco le parole, riprese dal sito Rieti Life:
“Riccardo Curci alla luce del comunicato emesso in data odierna da Giuseppe Troise al fine di tutelare la propria rispettabilità ed onorabilità, nonché tenendo a cuore le sorti della società amarantoceleste, intende rilevare le diverse inesattezze ed incongruenze espresse dal medesimo Troise. Il 15 ottobre il sottoscritto ha ceduto alla Italdiesel con patto di riservato dominio, le quote del FC Rieti srl. Da quell’istante la società cessionaria si obbligava a pagare gli stipendi arretrati pari a circa 155mila euro lordi nonché ogni altro debito presente a quella data, comunque pari ai crediti esistenti, come da bilancio. Pertanto la Italdiesel srl era ben a conoscenza di questa situazione, così come aveva l’obbligo di sostituire la fideiussione del sottoscritto entro il termine perentorio del 31 ottobre. Orbene, Troise non può assolutamente affermare che la gestione precedente, esercitata dal sottoscritto, sia fallimentare. Considerato che nel bilancio societario i debiti sono pari ai crediti. Ergo, la gestione non era fatto ‘scellerata e megalomane’, tanto meno ‘gravissima e di assoluta insolvenza’. Tanto che in assenza di acquirenti, il giorno successivo si sarebbero iniziati a pagare gli stipendi”.
“Anzi persistendo le inadempienze, il 4 novembre è stato conferito mandato all’avvocato Antonio Schilirò del foto di Roma per diffidare (e non minacciare) la Italdiesel srl a pagare prontamente gli stipendi entro il 6 novembre e le altre pendenze debitorie, nonché a sostituire la fideiussione in Lega. A tutt’oggi queste pendenze non sono state pagate e da quello che sembra la Italdiesel srl non pare avere nemmeno la forza economica che paventava in sede di cessione, così come affermato dallo stesso Troise con comunicato del 18 ottobre e 6 novembre. Quindi, Troise, non avendo adempiuto sino ad oggi non può gettare discredito sul sottoscritto e sulla gestione societaria tenuta sino ad oggi. Né può lamentarsi con i calciatori, istituzioni federali, stampa, se è icto oculi inadempiente su tutti i fronti”.
“Ciò rilevato, raccogliendo i malumori nonché l’invito del signor Troise, il sottoscritto è ben disposto a presenziare dinanzi al notaio per annullare il contratto di cessione delle quote societarie già da domani stesso, perché non c’è “nessun malato in coma irreversibile”. Per tale motivo non è necessario portare i libri contabili in tribunale per chiedere il fallimento, perché sarebbe un atto contrario all’interesse di un’intera comunità e del calcio tutto. Il sottoscritto è pronto ad evitare che ciò accada con ogni forza e/o azione, impegnandosi all’indomani dello scioglimento del contratto di cessione, a pagare gli stipendi dei calciatori e a risolvere ogni altra debenza”.