ULTIM’ORA – Lutto nel mondo del giornalismo sportivo: morto Gianni Mura
Si è spento Gianni Mura
E’ successo questa mattina all’ospedale di Senigallia (Ancona): è morto Gianni Mura. Celebre scrittore e giornalista, nota firma del quotidiano Repubblica da ben oltre 40 anni, Mura si è spento all’età di 74 anni a causa di un attacco cardiaco improvviso.
Il ricordo di “Repubblica”
Così Repubblica ricorda uno dei suoi migliori narratori, scrivendo diverse righe sul proprio sito ufficiale.
Tra le tante, il quotidiano racconta: “L’ultima telefonata in redazione ieri sera. Un filo di voce sofferta, la lucidità e il garbo di sempre: «Sono Gianni, volevo avvisarvi che domani non scriverò la mia rubrica. Qui, in ospedale, non mi hanno portato il pc e neanche i giornali. Scusatemi». L’ultimo pensiero al giornale, all’appuntamento domenicale con i lettori, ai colleghi da avvertire in anticipo per non metterli in difficoltà il giorno dopo. Gianni era così: un gigante con un cuore purissimo di bambino. Era il primo, ma sapeva farsi ultimo. Tutte le volte”.
E ancora: “Gianni amava i giochi di parole, le sigarette, la buona educazione. Negli ultimi tempi, la sua straordinaria umanità, mai ostentata, aveva rotto i cardini della timidezza. «Vorrei aver passato più tempo con voi. Ma sono contento che abbiamo trovato il modo di dirci quello che non ci siamo detti in tanti anni».
L’inizio di una grande carriera
Repubblica racconta anche un interessante e curioso aneddoto su come ebbe inizio la carriera di Gianni Mura nel mondo del giornalismo sportivo:
“Raccontava, Gianni, di aver cominciato il mestiere per caso, quand’era studente di liceo classico. La sua compagna di banco lo incoraggiò: “Lo sai che alla Gazzetta cercano giovani?”. Era il più bravo in italiano, approdò alla Rosea. Il primo articolo, dopo la gavetta, finì nel cestino. Doveva scrivere un paio di cartelle di intervista a Germano, brasiliano del Milan, ala sinistra. Ci mise tutta la sua arte, svariando dal tedesco al dialetto. Il direttore Gualtiero Zanetti non gradì. “Mi disse che potevo ficcarmelo proprio lì. Ricordati, aggiunse, che con il tuo pezzo il muratore della Bovisa ci si fa un cappello di carta”. Riscrisse il pezzo. Non capitò mai più.”
La sua “musa ispiratrice” è Gianni Brera, con la quale instaura sin da subito un profondo legame. Sin dall’inizio, Mura nutre profonda stima nei confronti di Brera, alla quale si affida per i consigli del mestiere da giornalista sportivo, senza saper è che poi, anni dopo, si sarebbero ritrovati a lavorare insieme a Repubblica. Prima di allora, Mura collaborò inizialmente a la Gazzetta dello Sport, poi a Epoca ed infine all’Occhio, il quotidiano di Maurizio Costanzo. Lavorarono insieme anche il Mundial ’82. Nel 1992, quando Brera muore a causa di un incidente stradale, Mura sa di avere un’eredità molto importante tra le mani, della quale, come tutti sappiamo, farà buon uso.
Nella sua vita, Gianni Mura collabora con i più noti ed importanti giornali italiani, scrive vari romanzi e diverse rubriche, vince due importanti premi come miglior giornalista, prima nella categoria “Inchieste e servizi speciali” e poi nella categoria “Giornalismo” nel 2010.
Il saluto della Serie A
Anche la Serie A ha voluto esprimere cordoglio a causa della scomparsa del noto giornalista, tramite una nota ufficiale: “E’ morto questa mattina il giornalista di Repubblica Gianni Mura. Celebre firma sportiva che ha raccontato con grande capacità ed esperienza le storie del calcio, e dello sport in generale, durante la sua lunga carriera. La Lega Serie A, a nome di tutte le Società, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di un professionista sempre in grado di fornire un punto di vista attento e competente alle vicende del nostro mondo”.