Naspi, come funziona la presentazione della domanda per supplenti e docenti precari

Terminato l’anno scolastico, per supplenti e insegnanti precari è il momento di presentare la domanda di disoccupazione, conosciuta anche come Naspi Scuola. A partire da ieri è possibile presentare la domanda, se i contratti di lavoro terminano il 30 giugno. Ma come funziona?

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Partiamo da una premessa: precari della scuola e supplenti devono avere determinati requisiti per ricevere l’indennità di disoccupazione Naspi, con la domanda che va presentata entro 68 giorni dalla fine del contratto. Inoltre, bisogna dare immediata disponibilità al lavoro all’INPS in via telematica per poi presentarsi al Centro per l’Impiego per la sottoscrizione del Patto di Servizio Personalizzato.

I requisiti sono:

  • Stato di disoccupazione, che presuppone l’essere privi di occupazione perché licenziati contro la propria volontà (nel caso degli insegnanti, il termine del contratto di lavoro per la scuola, dimissioni per giusta causa, licenziamento in periodo tutelato di maternità), aver resto la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro all’INPS, al Centro per l’Impiego o tramite il Portale Unico Registrazione disoccupati ed essere attivo nella ricerca di lavoro.
  • Aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la disoccupazione involontaria;
  • Aver effettuato almeno 30 giornate di lavoro effettivo gli ultimi 12 mesi precedenti alla disoccupazione involontaria.

La domanda per il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione deve essere presentata all’INPS, esclusivamente in via telematica via web, con l’assistenza tramite il servizio erogato da supplenti.it, enti di patronato.

Il docente o il supplente precario deve far compilare o compilare direttamente e trasmettere il modulo di domanda naspi per via telematica dal sito dell’INPS. Al modulo vanno allegati Documento d’identità in corso di validità; Codice fiscale; Copia del cedolino con IBAN; Modulo SR163 compilato e timbrato, è il documento che la banca o la posta deve firmare, per l’accredito del bonifico. Tale documento serve quindi ai fini di pagamento della Naspi; Data inizio e fine del contratto di lavoro a termine; Denominazione e luogo dell’ultimo datore di lavoro; Numero di telefono; Indirizzo email; Autocertificazione residenza.

A seconda di quando viene depositata la domanda, il pagamento dell’indennità Naspi avviene:

  • se la domanda è presentata entro 8 giorni dal licenziamento: l’indennità è pagata a partire dall’ ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro;
  • se dopo 8 giorni dal licenziamento: la disoccupazione parte dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda;
  • se dopo 8 giorni a causa di malattia, maternità o infortunio: il pagamento parte dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento.

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