Lucchesi,”l’obiettivo sportivo è il mantenimento della categoria”

 

Il Direttore generale del Taranto, Fabrizio Lucchesi, a margine della conferenza stampa di presentazione. del nuovo allenatore rossoblù, mister Gautieri, ha parlato del mercato del club ionico e non solo.

 

Nuovo allenatore: “Il nuovo corso della guida tecnica si è reso necessario a seguito dell’indisponibilità, dovuta a malattia, di mister Eziolino Capuano. Siamo arrivati a un punto in cui la società doveva guardare al proprio futuro; persistendo l’indisponibilità, abbiamo ritenuto necessario, indispensabile, provvedere all’esonero. Questa è una soluzione tecnica, cioè quella che permette di liberare il posto di allenatore, o meglio di guida tecnica, per poterlo sostituire con chi deve portare avanti il nostro percorso sportivo. Carmine Gautieri, secondo me, indossa bene quel vestito di cui a suo tempo parlammo: un allenatore esperto ma non troppo maturo, che abbia energie in campo e fuori. Questa non è una città facile, quindi ci vuole anche un certo allenamento per un certo tipo di piazze. Lui, avendo fatto la Serie B, avendo fatto piazze calde, ha questo riscontro. È un allenatore che culturalmente conosco bene, perché il suo vissuto sportivo e il mio si sono incontrati spesso. Quindi, a livello di cultura sportiva, c’è sintonia, e questo oggi è importante. È necessario che ci sia un’unione di intenti, e noi non abbiamo il tempo di aspettare l’interpretazione. Oggi, che siamo in questa fase di estrema emergenza sportiva, è necessario che ci sia molta unione di intenti, un modo di giocare, un’interpretazione della filosofia di gioco molto propositiva, e questa era un’altra cosa che volevo portare in una piazza calda come questa. Carmine ha raccolto questa mia richiesta con grande disponibilità. Mi ha colpito il suo entusiasmo e la sua voglia di venire a Taranto. Non vi nascondo che da subito ho detto che probabilmente è la persona giusta. Ci sono le condizioni per partire. Oggi abbiamo fatto il primo allenamento, con quella semi-emergenza sportiva che abbiamo. Negli ultimi giorni, insieme a tutti i collaboratori di staff, abbiamo iniziato a vedere, valutare, visionare, insomma cercare di orientarci su quelle che potrebbero essere le opportunità di mercato. Abbiamo questa partita venerdì da giocare. Cerchiamo di arrivarci con qualche inserimento in rosa, perché siamo molto corti, e questa difficoltà ritengo che sarà un po’ meno presente da venerdì in poi, perché il mercato ha delle abitudini. Quando si entra nell’ultima settimana, il mercato apre un po’ le proprie corde, anche con i limiti che abbiamo imposti dalla rigidità economico-finanziaria. Adesso ci siamo mossi, e a breve arriveranno, nell’arco di domani o forse dopodomani, tra calciatori di movimento e portieri, 3, 4, forse 5 calciatori che faranno due allenamenti con noi. Quanto basta per poter avere qualche opportunità in più per scendere in campo a Giugliano e avere qualche giocatore di esperienza.”

 

Minutaggio: “Naturalmente, non faremo a meno del minutaggio, non possiamo prescindere da questo, sarebbe un’eresia pensare il contrario. Quindi sarà un mix di giovani e di under, prevalentemente over nelle zone centrali del campo, dove serve più esperienza e under nelle zone dove c’è più freschezza e possibilità anche di sbagliare qualcosina in più, perché a volte il giovane sbaglia. Ce la giocheremo con le coppie degli under; ne devono giocare almeno tre, vuol dire che ne servono almeno 9-10. Poi bisogna vedere chi va in lista e chi no. Oggi, quando fai la squadra, bisogna essere ragionieri più che operatori sportivi, però questi incastri fanno parte del regolamento. In questa fase, i primi ingressi saranno di giocatori over, perché ci mancano, e piano piano un mix di over e under, perché ripeto, secondo me, negli ultimi 3-4 giorni di mercato qualcosina si apre. Oggi abbiamo difficoltà sui portieri, non a caso le prime due operazioni che facciamo riguardano due portieri. Siamo penalizzati dall’arrivo tardivo, però confidiamo di riuscire a mettere a disposizione del nostro allenatore una rosa sufficientemente competitiva per raggiungere l’obiettivo sportivo, che è il mantenimento della categoria.”

 

Giocatori accostati al Taranto: “In due giorni abbiamo valutato più di 200 nomi. Su qualcuno ci abbiamo messo gli occhi, qualcuno non era alla nostra portata, qualcuno non ci piace, perché abbiamo anche l’ambizione di provare a sceglierli. Qualcosa sbagliamo, qualcosa no. Sicuramente, la caratteristica fondamentale è che devono essere giocatori che vengono volentieri, con grande entusiasmo. Mettendo insieme queste cose, ogni tanto qualche calciatore lo intercettate anche voi. Poi ci sono i procuratori, che sanno che dobbiamo prendere i giocatori, allora i procuratori o le società ci attribuiscono tutte le trattative del mondo. Fa parte delle regole del gioco. Su qualche nome che leggo, qualche interessamento c’è, ma siccome fino a che non c’è la firma sul contratto, e qualche volta mi è successo in carriera anche dopo la firma del contratto, è meglio non fare nomi. Allora commenteremo i giocatori dopo che sono arrivati.”

 

Settore giovanile: “Nel settore giovanile ci sono un po’ di problemi da risolvere. Devo dire la verità, non ci ho messo mano finora. Se devo essere sincero, non ho ancora capito bene questa storia del settore giovanile. Essendo un’attività fondamentale, vitale, programmatica, che può garantire al club un futuro, questa storia del settore giovanile deve iniziare, perché se no il ciclo di produzione non comincia mai. Ho avuto la possibilità in questi giorni di districare una piccola matassa che c’è da districare all’interno di qualche equilibrio che non mi sembra molto allineato. Ho parlato oggi con Armenise; lo incontrerò credo di nuovo tra domani o dopodomani. Lui aveva già lavorato 3 o 4 mesi con il Taranto dell’anno scorso, con delle linee guida. Quelle linee guida le dovrò sviscerare meglio, perché il tempo è maturo, l’attività deve ricominciare, e quindi il settore giovanile deve mettere le basi. Ho parlato, e riparlerò anche con la proprietà, perché queste erano cose che nascevano da prima. L’idea è di cercare di capire come sviluppare meglio questo lavoro che già è stato fatto. Se ci sono le condizioni, altrimenti una soluzione va trovata, e la cercherò. Non so se sarà la migliore, ma sicuramente la meno peggiore, nell’interesse del Taranto.”Continua a leggere

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