Coppa Italia Serie D – Tozzi Borsoi risponde ad Arcidiacono, è 1-1 tra Giulianova e Messina
Si gioca Real Giulianova-ACR Messina, gara valida per le semifinali della Coppa Italia di Serie D. L’altra sfida è terminata 1-1 tra Mantova e Matelica.
1-1
Real Giulianova (4-3-3): Pagliarini 6; Del Grosso 5, De Fabritiis 6.5, Fuschi 6, Ferrini 6; Lenart 5.5, Napolano 6.5, Gori 5.5 (57′ Antonelli 6); Barlafante 6 (72′ Morra 6), Tozzi Borsoi 6.5, Fazzini 6.5 (90′ Staffelli sv). All.: Dario Ruben Bolzan.
ACR Messina (4-3-3): Lourencon 7; Biondi 6, Zappalà 6, Ferrante 5, Barbera 6; Bossa 6 (72′ Tedesco 5.5), Traditi 6.5, Amadio 6; Arcidiacono 7, Cocimano 6, Catalano 6.5 (72′ Selvaggio 5.5). All.: Oberdan Biagioni.
Marcatori: 55′ rig. Arcidiacono (M), 80′ rig. Tozzi Borsoi (G)
Ammoniti: Del Grosso (G); Bossa, Ferrante (M)
Arbitro: Matteo Centi di Viterbo.
CRONACA DELLE AZIONI SALIENTI – Inizio di gara subito piuttosto sentito, con gli animi che dimostrano di potersi scaldare facilmente dentro e fuori dal campo anche a causa del passato a Giulianova del tecnico ospite Biagioni, ma le due squadre restano bloccate, pur con un Messina leggermente più intraprendente: è decisivo Fuschi nell’anticipare in extremis Cocimano sul cross di Bossa, mentre qualche minuto più tardi Pagliarini riesce ad anticipare Bossa lanciato verso la porta in posizione considerata regolare da Amadio. La prima, grande occasione, però, è di marca Real Giulianova, che comincia a crescere con il passare dei minuti: ci prova Napolano con un tiro insidioso dal limite dell’area, Lourencon è bravo ad allungarsi, riuscendo a deviare. Al 29′, altra grande occasione per i padroni di casa: da calcio di punizione, De Fabritiis viene servito in area ma, davanti al portiere, riesce a toccare solo parzialmente, facendo svirgolare il pallone; risponde poco dopo la squadra di Biagioni con Catalano da punizione, ma Pagliarini si fa trovare pronto e devia in angolo. Nel finale di primo tempo, con la gara che fatica ad accendersi, il Messina continua a mostrare un miglior gioco e si rende ancora pericoloso con Catalano da piazzato, trovando ancora Pagliarini che devia in qualche modo in angolo. Il primo tempo finisce 0-0.
La ripresa comincia seguendo gli stessi ritmi dei primi 45′ ed è il Real Giulianova a creare il primo brivido della gara: la punizione di Napolano dai 20 metri finisce non di molto a lato del palo. Il Messina continua a spingere e al 55′ arriva la svolta della gara, con l’arbitro che assegna un calcio di rigore alla squadra di Biagioni in seguito a una deviazione con il braccio di Del Grosso sul traversone di Arcidiacono: dagli undici metri, proprio il capitano resta freddissimo e sigla così il gol del vantaggio per gli ospiti. I siciliani continuano a gestire per buona parte il pallino del gioco, ma i padroni di casa sfiorano il pareggio poco dopo: ancora pericoloso Napolano da punizione molto simile a quella precedente, ma stavolta il pallone scheggia il palo ed esce sul fondo. Un’occasione che accende improvvisamente il Giulianova, con Lourencon che prima deve intervenire nell’arco di pochi secondi prima a mano aperta sulla deviazione di Barlafante e poi centralmente sul tiro di Lenart; qualche minuto più tardi, è ancora bravo l’estremo difensore ospite a salvare sul tiro di Ferrini. Gli uomini di Bolzan fanno così partire un vero e proprio assedio alla difesa siciliana, maggiormente in difficoltà, ma è sempre decisivo Lourencon: strepitoso il portiere brasiliano nel riuscire a salvare di puro istinto sulla deviazione sul primo palo di De Fabritiis da azione di calcio d’angolo. A 10′ dalla fine, però, i padroni di casa riescono a trovare la grande occasione per pareggiare, con Tozzi Borsoi che viene spinto in area da Ferrante e il sig. Centi decide di assegnare il rigore: dal dischetto trasforma proprio l’attaccante del Giulianova, che spiazza il portiere e firma il meritato 1-1. Continua a spingere nel finale la squadra di casa a caccia del gol della vittoria, ma la stanchezza si fa sentire: finisce in parità la semifinale d’andata tra Real Giulianova e Acr Messina.