Lecce, il via libera dalla Corte dei Conti per la riqualificazione dello stadio

Lecce, il via libera dalla Corte dei Conti per la riqualificazione dello stadio

L’annuncio è arrivato a margine di un seminario a Unisalento sull’inclusività e la non violenza nelle competizioni sportive. «Il primo riscontro importante al mio appello – dice – è che poche ore dopo, rispetto al primo step di finanziamenti deliberato con un apposito Decreto, è arrivato il visto della Corte dei Conti. Il che fa ritenere ormai formalizzata la prima tranche di lavori». Nel dettaglio, si parla di 11,7 milioni di euro per un intervento strutturale di ammodernamento: spalti, servizi igienici, terreno di gioco, strutture a supporto degli spogliatoi, la risoluzione di vecchie problematiche in Tribuna est.

«C’è ora la possibilità di un secondo masterplan e di un secondo Decreto – prosegue il presidente della società – in cui potrebbe trovare spazio anche il finanziamento della copertura». Un’occasione unica dunque. Ma i tempi? «L’iter inizia adesso – spiega Sticchi Damiani – ma sarà rapido, tanto che già entro giugno capiremo se questo Decreto interverrà e se al suo interno sarà previsto il progetto di copertura dello stadio». È ottimista e non lo nasconde. «Incontrerò il ministro Fitto e il commissario Ferrarese probabilmente già nel corso di questa stessa settimana», annuncia per poi lasciarsi scappare: «È una bella partita che mi sento di dire che ci stiamo giocando». Dunque le premesse sembrano positive.

Del resto, l’US Lecce ha da tempo investito nell’ammodernamento del suo luogo simbolo, a partire dalla sicurezza e dall’inclusività: «Se dovessi scegliere l’immagine più bella per raccontare quest’avventura – dice davanti agli studenti che lo ascoltano nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze giuridiche a Unisalento – punterei il dito su quella di un papà con il figlio, mano nella mano, camminare verso lo stadio entrambi indossando la maglia del Lecce». L’occasione è stata un seminario su «Sicurezza e inclusione nelle manifestazioni sportive». Un modo per parlare di prevenzione, di regole e di sanzioni. Perché il messaggio arrivi forte e chiaro. «C’è stato un padre di famiglia che, con le nuove regole in contrasto al tifo violento, non è potuto andare alla comunione della figlia», ha raccontato il questore Vincenzo Modeo.

«È evidente che il calcio abbia una percentuale più alta di soggetti violenti tra la tifoseria», le parole del direttore di Dipartimento, il professor Luigi Melica: «È una questione di statistica. È lo sport più seguito. Chi usa la violenza lo fa perché è violento, non è colpa del tipo di sport scelto». E su questo Saverio Sticchi Damiani ha sottolineato le scelte fatte per lanciare messaggi chiari: «Avere 250 steward a partita – ha detto – è un costo notevole per la società. Ma è un costo inutile. È indispensabile per dare sicurezza e avere all’interno dello stadio bambini e famiglie. La loro presenza porta colori bellissimi. Ed è un messaggio che manteniamo anche e soprattutto nell’approcciarci alle giovanili. Spesso sono i genitori ad esagerare, ma noi manteniamo lo stesso principio».Continua a leggere

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