La problematica Juventus: ecco la ragione

La Juventus è certamente una delle migliori squadre del nostro Paese soprattutto per la sua storia e per tutti i titoli vinti in Italia e non.

In questi ultimi anni però sta rendendo sotto le aspettative per colpa di scelte societarie sbagliate, per errori finanziari commessi, ma quello che è certo è che la gestione tecnica odierna è scellerata.Certamente anche i calciatori hanno le loro colpe analizzando le prestazioni di alcuni calciatori: potremmo evidenziare le prestazioni di un Kostic sotto tono e che non riesce a crossare più come l’anno scorso, un Locatelli sempre meno regista e sempre meno dentro il gioco della Juventus per colpa del suo poco carattere. Un Miretti non pronto a giocare partite importanti. Un Vlahovic troppo discontinuo e debole mentalmente per essere il centravanti della Juventus. Un Chiesa che si rifiuta di giocare come seconda punta nel 3-5-2 Allegriano. Denotando una scarsa attitudine al sacrificio per il bene della squadra,  defilandosi sempre più sulle fasce pestando i piedi agli esterni. In questa stagione abbiamo visto anche un Rabiot sotto tono, il francese è tornato quello del annata 2021-2022 discontinuo e poco brillante in fase offensiva, ovviamente sono anche da evidenziare un Gatti sempre più inaffidabile con i suoi colpi di testa. Un Danilo sempre meno in forma fisicamente e un Alex Sandro che ormai si dimostra sempre più inadatto a giocare in un grande campionato qual’è la serie a. Nonostante le prestazioni sotto tono di tutta la squadra sono da elogiare le molteplici prestazioni di Andrea Cambiaso sia da esterno  tutta fascia e sia da interno di centro campo. Le prestazioni di Mckennie che è riuscito a trovare finalmente continuità a livello di rendimento e soprattutto di Bremer sulla quale ci sono le attenzioni del Manchester united e di molteplici Club inglesi. Certamente le colpe della squadra sono molte ma le colpe sono da dividere con l’allenatore che si dimostra sempre più inadatto ai cambiamenti, che richiede il calcio moderno e che si dimostra sempre più arrogante, scontroso e presuntuoso  e lontano dal Allegri che noi tutti abbiamo imparato a conoscere e ad amare, ma purtroppo il campo parla e dà torto al allenatore toscano, a differenza dei tifosi che si ostinano a difendere una squadra e un allenatore inadatti alla Juventus e alla sua storia. Nonostante il motto della Juventus sia “vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta” oggi la Juventus e lontana dal onorare quella stupenda frase di una leggenda bianconera qual’è Giampiero Boniperti. 

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