Juventus News, Leonardo Bonucci: “Vorrei fare l’allenatore”

Juventus, le parole di Bonucci

Parla il difensore della Juventus Bonucci. Ecco le parole, rilasciate a JTV:

“Ci aspetta una bella giornata, un buon allenamento. Colazione? Non l’ho fatta aspetto di arrivare alla Continassa. I bambini? Facciamo colazione, ma preferisco farla alla Continassa, passa meno tempo. Altrimenti devo mangiare due volte e il nutrizionista si agita un po’. Chi prepara? Sveglio i bimbi, preparo la colazione a loro, lei mette il te e fa il latte per la piccola. Più o meno l’orario di sveglia è uguale per tutti, il gallo canta alle 7.15”

FIGLI – “Mia figlia si chiama Matillda Rebecca, Lorenzo Filippo e Matteo Marco. Il secondo nome è più per le carte d’identità. L e M? Come faccio? E poi senza prove… avevo fatto con i bimbi, nel salone, a giocare alle partitine 2 contro uno. Chi esulta come Cristiano, quello piccolo, il grande non esulta e quando lo fa muove la bocca e muoiono dalle risate. Nato così, per gioco, L e M: basta tenere su il mignolo. Alla fine il tempo passa velocissimo, Lorenzo va verso gli 8 anni… mi sembra ieri che aspettavamo il primo figlio, con ansia, le domande. Sono già passati 8 anni. In cui c’è stato di tutto, ma ti cambia la vita ed è un bel lavoro, responsabilità. Mai fatte mancare. Non mi sono mai tirato indietro, uno cresce accettando responsabilità. Sbagliando, perché siamo umani e sbagliamo, ma prendendosi le responsabilità”.

RITORNO – “C’è ancora oggi chi fa la battuta, è una conseguenza delle scelte. Non mi sono mai tirato indietro a confronti, a scherzarci anche su queste cose. Nell’anno fuori sono migliorato come uomo e mi ha fatto capire che la Juventus è unica, vivere nella Juventus è la mia tazza di te”.

CAPITANO – “Un simbolo, noi all’interno della squadra abbiamo giocatori i grande spessore, carattere. Confronto quotidiano con persone che hanno una leadership importante. Aiuti così il gruppo, poi magari la parola i qualcuno conta i più e quelli in cui la parola del gruppo fa star bene tutti. La fascia tornerà al braccio i Giorgio com’è giusto che sia, lo aspettiamo e ci è mancato in questi mesi. Adesso ho traghettato la fascia per questi mesi, penso di aver fatto un buon lavoro. Imparerò nell’attesa che il vecchietto smetta di giocare”.

ALLENATORE – “Dopo vorrei fare l’allenatore, è una volontà. Diventare allenatore è facile, diventarlo di un certo livello è un’altra storia.”

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