Juventus, luci e ombre di un pomeriggio di fine estate
La Juventus già da queste prime giornate ha fatto la voce grossa inanellando quattro vittorie consecutive. Non solo, da questo fine settimana ha trovato anche i gol di Cristiano Ronaldo. Per carità ancora il campione portoghese, ex Real Madrid e pallone d’oro in carica, non è che abbia messo in mostra tutto il proprio potenziale. Eppure, in Italia, abituati a criticare chiunque a ogni piccola sbavatura, siamo stati in grado persino di metterlo in discussione senza considerare, o perlomeno senza fermarci a riflettere, alcuni aspetti non di poca importanza.
Il campionato italiano, si sa, non è quello spagnolo e per un attaccante, anche se si chiama Cristiano Ronaldo e anche se gioca nella capolista e favoritissima Juventus, l’impatto può essere traumatico. Potremmo fare decine e decine di esempi di fuoriclasse che hanno fallito miseramente nel corso della prima stagione in Italia, eppure il campione portoghese ha dimostrato di sapersi calare nella parte: il pallone recuperato a ridosso della propria area di rigore contro la Lazio ne è solo una prova.
Del resto né la Juve né Ronaldo si saranno disperati per l’attesa durata 270 minuti e poco più perché chi ha la certezza di seminare bene, prima o poi, sa che i frutti li raccoglierà.
Ciononostante, il primo tempo col Sassuolo è di una noia mortale e, infatti, lo 0-0 a fine primo tempo la dice lunga sul momento vincente ma non proprio brillante dei Bianconeri. Poi, un colpo di fortuna e la gara prende un’altra fisionomia per quanto riguarda il risultato, ma non è tutto oro quel che luccica.
Ronaldo incorre in alcuni errori non da lui e la Juve non dilaga; in fondo, da lui ci si aspetta sempre il gol. Ma sono proprio quegli sbagli che dimostrano che ancora il portoghese non è al massimo e, forse, a settembre è normale che sia così.
Poi, a macchiare definitivamente la domenica della Juve ci pensa Douglas Costa. Oltre alla volgarità del gesto, il brasiliano commette un atto di estrema stupidità a gara praticamente conclusa, rischiando, come è giusto che sia, ben tre giornate di squalifica che, quindi, calendario alla mano, comporterà la sua assenza contro Frosinone, Bologna e Napoli.
Insomma, la Juve è prima e a punteggio pieno, ma Allegri avrà molto da lavorare per renderla più brillante e, soprattutto, per gestire l’aspetto nervoso e psicologico.