Inter, scoppia l’accusa nei confronti di Bisseck: i dettagli
È passato appena un anno, ma sembra un vita fa. Sono trascorsi poco più di 12 mesi da quando Yann Bisseck, difensore di nazionalità tedesca ma di chiare origini camerunesi, si affacciava alla Pinetina come nuova risorsa per il reparto difensivo dell’Inter. Arrivato a Milano per 7 milioni dall’Aarhus, il classe 2000 ha faticato non poco per entrare a fare parte per davvero delle rotazioni di mister Inzaghi.
Inevitabile, considerando l’adattamento al calcio italiano e la spietata concorrenza in un ruolo già appannaggio dei veterani presenti in rosa: meccanismi già oliati, quelli della fase difensiva nerazzurra, in cui perfino un giocatore esperto come Benjamin Pavard – arrivato nella stessa sessione di mercato di Bisseck – ha faticato ad inserirsi.
Acquistata mano a mano fiducia, grazie ad un certosino lavoro in allenamento, l’ex Colonia si è preso il suo spazio, rispondendo presente nelle occasioni in cui il tecnico, per turnover o per necessità, lo ha chiamato in causa.
Personalità debordante, grande fisicità unita ad una buona tecnica di base hanno consentito al difensore di guadagnare sempre più posizioni nelle gerarchie difensive. A fine anno – o forse sarebbe meglio dire nell’estate successiva alla sua prima annata – sono perfino spuntati i grandi club della Bundesliga e della Liga sulle sue tracce. Il tedesco, del resto, ha ampi margini di miglioramento, come dimostrato dai progressi fatti dal suo arrivo fino ad oggi.
Come riporta il portale ‘Sport Bild‘, a fine settembre la Federazione tedesca ha ricevuto una presunta lettera dalla federazione regionale del Camerun, in cui la DFB veniva informata che il 23enne aveva deciso di non intraprendere una possibile carriera nella nazionale maggiore teutonica, ma optando di giocare per la nazionale africana, essendo in possesso della doppia cittadinanza.