INPS – Possibile avere 500 Euro dal Comune? Ecco come stanno le cose
INPS – Possibile avere 500 Euro dal Comune? Ecco come stanno le cose
Bonus 2020: grandi novità appena arrivate dal governo Conte. Con il decreto ristori ter, approvato, come riporta trendonline.com, nel week end, sono stati stanziati 400 milioni, da destinare ai comuni per erogare bonus alle famiglie. Gli importi oscillano tra i 300€ e i 500€. Le misure saranno rivolte alle famiglie secondo i parametri che ogni comune riterrà validi.
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La notizia ha attirato talmente tanto clamore che il portale Inps è stato messo fuori gioco per ore. L’istituto stesso è stato poi costretto ad intervenire per smentire l’esistenza di questo bonus Natale, che altro non era che il bonus asilo nido, attivo già da tempo e totalmente scollegato dal Natale.
Volendo parlare di bonus di Natale possiamo pensare al bonus cashback, che prevede un rimborso del 10% sulle spese effettuate con carta di credito o bancomat. Si potrebbero ricevere, infatti, con il bonus cashback fino a 150€ sulle spese di dicembre.
Totalmente reali e ufficialmente riconosciuti, invece i bonus previsti per le famiglie italiane che saranno erogati dai comuni fino ad un massimo di 500€, sulla base della composizione del proprio nucleo familiare e del proprio ISEE.
Cerchiamo allora di capire come e chi può accedere a questi bonus. Scopriamo inoltre per chi saranno gli ulteriori bonus Inps per indennità previsti sempre dal decreto ristori ter, che saranno erogati già da dicembre.
Bonus dai comuni: a chi vanno i 500€
Bonus e decreto ristori ter. Poche sere fa il Consiglio dei Ministri, ha approvato uno stanziamento di ben 400 milioni da destinare ai comuni per le famiglie maggiormente colpite dalla crisi attuale.
Si tratta della riedizione dei bonus previsti durante il primo lockdown. I comuni provvederanno ad erogare fino a 500€ alle famiglie che rientreranno nei requisiti fissati, per acquisti di beni di prima necessità. Quindi si potranno acquistare con i soldi messi a disposizione generi alimentari, ecco perché questo bonus è conosciuto come bonus spesa.
Per ricevere il bonus ci si dovrà rivolgere la proprio comuni di appartenenza. Per la lista dei requisiti richiesti ci saranno alcuni giorni in cui la norma dovrà essere recepita dalle amministrazioni locali. Successivamente saranno disponibili con modalità diverse da comune a comune i moduli per inoltrare le richieste.
E’ possibile anche fare domanda ai centri di assistenza sociale presenti sul proprio territorio comunale. Le modalità di erogazione saranno le medesime utilizzate durante la prima erogazione del bonus spesa, ma sempre soggetta alle direttive del proprio comune.
Sulle priorità si pensa che saranno privilegiate le famiglie che non percepiscono o non hanno percepito, altri sussidi statali ma di fatto il bonus spesa non presenta incompatibilità con altri sussidi come Reddito di Cittadinanza, Pensione di Cittadinanza e Reddito di Emergenza.
Ogni comune segue procedure e modalità di assegnazione proprie con criteri specifici, l’importo del bonus potrà variare dai 300€ ai 500€ a seconda della composizione del nucleo familiare.
In linea di massima, tenendo conto della precedente lista di requisiti, si può pensare che i valori presi in considerazione per l’erogazione del bonus saranno:
residenza nel comune a cui si inoltra richiesta
composizione nucleo familiare
patrimonio immobiliare
situazione lavorativa
ISEE
altri sussidi Statali già percepiti dal nucleo familiare
In alternativa ai bonus può essere prevista dal comune anche la consegna a domicilio della spesa alimentare per le famiglie che ne facciano richiesta e si trovino in situazioni di difficoltà anche a deambulare. Come ad esempio pensionati e/o cittadini con gravi inabilità.
Attendiamo quindi di ricevere ulteriori dettagli sulle modalità ma la conferma dei bonus è certa.
Bonus Inps per dicembre
Con il decreto ristori quater, che vedrà a breve la luce, saranno erogati ulteriori bonus insieme agli aiuti fiscali e non solo per le attività commerciali chiuse o semichiuse.
Rinnovate quindi nel mese di dicembre le indennità straordinarie bonus covid per alcune categorie di lavoratori come gli stagionali o lavoratori dello sport. Un ulteriore infornata di bonus quindi per dicembre sulla scia di quanto stabilito dal primo decreto ristori.
Per sapere però con esattezza a chi andranno questi bonus e se ne verranno inseriti di nuovi, dobbiamo aspettare la prima stesura del decreto ristori quater, che non dovrebbe tardare. Attesa anche, per il quarto decreto ristori, la terza proroga Naspi che continua ad essere promessa ed auspicata dal ministro del lavoro Catalfo ma che ancora non ha basi solide ne certe.
Sempre a dicembre è previsto un bonus Inps di 155€ per alcune categorie di pensionati. Infatti, secondo quanto stabilito dalla legge finanziaria 2001 (art. 70, legge 23 dicembre 2000, n. 388), è riconosciuto a chi percepisce una o più pensioni, l’importo di 154.94€ nel mese di dicembre a titolo di importo aggiuntivo.
Per pensioni con importi annui inferiori o uguali ad € 6.695,91 è riconosciuta la somma intera di 155€, a patto che siano rispettati anche i requisiti reddituali. Mentre per importi annui compresi tra i 6.695,91 e 6.850,85 euro al beneficiario andrà la differenza tra 6.850,85 euro e l’importo delle pensioni.
Bonus di Natale, vero o falso
Come accennato per giorni è rimbalzata in rete la notizia che esisteva un bonus Inps per le famiglie di ben 3.000€. Gli utenti allettati dalla notizia hanno preso d’assalto il portale Inps per accedere ai moduli per inoltrare la domanda. Il sito è stato bloccato per alcune ore e i cittadini non hanno certamente trovato il bonus Natale.
Questo perché quel bonus non esiste, quello di cui si parlava era infatti il bonus nido che prevede fino a 3.000€ annui per famiglie con bambini sotto i 3 anni che frequentino strutture private o pubbliche per la prima infanzia.
Ciò che invece sarà possibile avere a dicembre per tutti i cittadini purché maggiorenni ed indipendentemente dal proprio ISEE, è il bonus cashback. Ovvero un rimborso del 10% su tutte le spese effettuate con carta di credito o bancomat, per acquisti di ogni importo e per ogni genere di prodotto.
Un bonus universale quindi che vedrà il via il 1 dicembre e a cui possono accedere tutti, unico vincolo effettuare 10 transazioni nel mese di dicembre.
Da gennaio le modalità di utilizzo del bonus varieranno leggermente. Questo perché per il mese di dicembre il governo ha voluto rendere più vantaggioso l’utilizzo del bonus per incentivare gli acquisti e smuovere, nel periodo festivo, l’economia soprattutto delle piccole attività di quartiere che più di altra hanno subito il colpo delle misure di contenimento in atto. Sono esclusi proprio per questo motivo tutti gli acquisti online.
Per poter usufruire del rimborso del 10% basterà scaricare l’App IO, la stessa del bonus vacanze. Registrarsi poi con i dati personali e codice fiscale a cui associare 1 o più carte di credito o debito e il codice IBAN su cui si vuole ricevere il rimborso. Una volta effettuate l’operazione il gioco è fatto, dal 1 dicembre tutto quello che si comprerà con le carte indicate concorrerà al cumulo dell’importo.
Ricordiamo che il massimale di rimborso saranno 150€, quindi si riconosceranno spese fino a 1.500€.
Il nuovo bonus Inps alle famiglie
Per il 2021 è previsto un nuovo bonus Inps per le famiglie con figli a carico. Prende il nome di assegno unico universale per i figli. Nome complicato che però indica esattamente di cosa si tratta. E’ un bonus o sussidio che sarà erogato a tutte le famiglie con figli a carico fini ai 21 ani di età. In caso di disabilità l’assegno diventa a vita e sono previste delle maggiorazione sull’importo.
Il nuovo bonus Inps andrà a sostituirsi ai vecchi Assegni Nucleo Familiare, ma non solo sembra infatti che con l’entrata in vigore di questa misura, prevista per luglio 2021, si perderanno anche le detrazioni fiscali per i figli.
Anche se approvato il nuovo bonus famiglie è in via di definizione per le modalità e il calcolo degli importi.
Secondo le prime stime, l’assegno unico sarà composto da due parti. Una prima parte universale che è di circa 100€ per ogni figlio a carico. La seconda parte invece sarà variabile, sulla base dell’ISEE relativo al nucleo familiare.
L’importo spettante sarà azzerato solo per famiglie con un ISEE di 50-60mila euro, che secondo l’Istat sono circa il 10/15% delle famiglie italiane.
Sempre dalle stime che emergono da alcuni studi di settore, alle famiglie con ISEE medio-basso spettano 250€ al mese per ogni figlio under 21, a scendere in misura proporzionale all’aumentare dell’ISEE.
Maggiorazioni previste dal terzo figlio in poi. In caso di figli con disabilità il bonus famiglie non decadrà al 21 anno di età ma sarà corrisposto a vita. Si ritiene probabile anche una maggiorazione in caso di nuclei familiari mono-genitoriali, ma questo aspetto rimane ancora da confermare.