Il dramma di Correa: Inzaghi riuscirà a rivitalizzarlo?
Joaquin Correa tornerà all’Inter, e questo lo sappiamo già. Ma ciò che viene spontaneo chiedersi, è se Simone Inzaghi potrà utilizzarlo o se l’argentino verrà ceduto per fare cassa. I numeri di quest’anno però, sono tristemente disastrosi. 682 minuti totali in assoluto e zero reti, un dramma totale. Dati che, senza girarci troppo attorno, complicano il suo status di appetibilità per le altre squadre. Come può Marotta massimizzare una sua eventuale partenza se nel 2023/24 di Correa non si è nemmeno vista l’ombra? Ecco che quindi, prende piede un’altra ipotesi: il rilancio.
Il Piano della rinascita
Con Sanchez ed Arnautovic quasi sicuramente fuori dai giochi, l’Inter si trova con un Taremi in più ed un bisogno necessario di almeno un’altra punta per poter fare il giusto turnover. Ci viene quindi spontaneo chiederci, se sia proprio Correa ciò di cui Izaghi ha bisogno. Con ruolo più marginale, come quarta o addirittura quinta punta, l’ex attaccante della Lazio non avrà più addosso il peso delle responsabilità che negli anni precedenti lo ha letteralmente schiacciato fino a farlo diventare l’ombra di sè stesso. Ma in realtà, i mezzi tecnici a Joaquin non mancano, e forse, con un ruolo più da comprimario, saprà aggiungere quel pizzico di qualità che può diventare un fattore quando servirà inventiva. Dopo tre anni di continua involuzione sia tattica che tecnica, al classe 94′ resta l’ultima chance per redimersi: giocarsi le sue carte alla corte dei campioni d’Italia.
Il fattore sostenibilità
Per i meneghini inoltre, sarebbe anche una buona soluzione economica, dato che cercare un altro attaccante di riserva sul mercato, potrebbe rivelarsi assai costoso. Con, ribadiamo, la possibilità di far rinascere in parte proprio Corrrea con l’obiettivo di cederlo al massimo ottenibile il prossimo anno, quando sarà alla soglia dei 31 anni. Ciò che è certo, è che oggi come oggi, lo status dell’argentino è ai minimi storici, e di conseguenza, difficilmente monetizzabile. Tuttavia, l’80% di questo discorso passerà proprio dai piedi, e soprattutto dalla testa, di Correa stesso. Riuscirà a redimersi? E dire che, dalla doppietta di Verona al suo debutto, sembrano passate appena poche settimane.