Gian Luca Rossi a TM24: ”Mia prima esperienza in TV nell’anno dello scudetto del Gasp. Ciclo Allegri finito? Difficile per uno che ha vinto sei scudetti”

La redazione di Tuttomercato24.com ha intervistato ai propri microfoni il giornalista di Telelombardia (top calcio 24) Gian Luca Rossi, che segue principalmente le vicende legate all’Inter.

 

Con lui abbiamo trattato vari temi, partendo da quelli legati alla sua esperienza da giornalista. Di seguito l’intervista completa:

 

Come nasce la tua passione per il giornalismo?
Era tra le due cose che rispondevo da bambino alla classica domanda “cosa vuoi fare da grande?”.
L’altra era l’avvocato e infatti mi sono laureato in legge con l’idea di fare il penalista, cosa che poi ha fatto la mia prima moglie. Mi è capitato il giornalismo, inizialmente radiofonico e inizialmente di news non di sport e così ho visto che era molto più divertente che fare l’avvocato. Dopo qualche tempo alle news mi hanno spostato allo Sport, in particolare al calcio e all’Inter e da lì non mi sono quasi più mosso, prima radio, poi giornali e Tv, anche se ogni tanto faccio ancora qualche servizio di News per il Telegiornale. La mia seconda moglie intanto ha fatto la giornalista di News e scrive libri sull’Intelligenza Artificiale. Insomma bene o male le news sono sempre in casa mia. 

Qual è stata la tua prima esperienza in TV?

“In video proprio a Telelombardia in Inter-Roma 2-0 del 30 ottobre 1988, l ‘anno dello Scudetto-Record dell’Inter del Trap”

 

 

Adesso cambiamo sponda e affrontiamo i temi d’attualità legati al nostro campionato, ormai al gong finale di questa stagione:L’Inter ha ormai archiviato la vittoria del torneo, anche se non c’è ancora la matematica certezza. Pensi che questo risultato derivi solo dai meriti dei nerazzurri?

“Nello sport la Legge è quasi sempre duplice per cui ai meriti dell’uno di solito si accompagnano i demeriti dell’altro ma quando ammazzi il Campionato con mesi d’anticipo, come ha fatto il Napoli l’anno scorso, i meriti propri superando di gran lunga i demeriti altrui”.

Dando un occhio di riguardo in casa Juventus, consideri un’annata positiva dopo i tanti cambiamenti? E il ciclo 2.0 di Allegri è ormai al tramonto?

“Difficile che tramonti uno che ha vinto sei Scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe con due finali di Champions perse contro Squadre Mostruose. Certo forse si è un po’ adagiato e dovrebbe aggiornarsi un po’ di più, ma per me ogni allenatore dipende sempre dalla Squadra che gli danno. Sacchi che fa spesso il fenomeno con i colleghi di oggi vorrei vederlo con le Rose di oggi non con sette-otto fuoriclasse che hanno fatto la Storia del Calcio: infatti appena ha dovuto tornare sulla Terra ha dovuto arrendersi allo stress”

Adesso menzioniamo la vera rivelazione del campionato, ovvero la favola del Bologna di Thiago Motta. Può davvero mantenere da qui alla fine del campionato il 4^ posto che vale la Champions?

“Credo di si, lui è uno di quei casi in cui la mano dell’allenatore di vede più che altrove, ma in provincia succede spesso. I guai arrivano quando arrivi in un Top Club: vorrei vederlo in Juve Milan o Inter, dove le pressioni di pubblico e media sono molto più pesanti. A Bologna se arrivi quarto o settimo, nessuno ti rompe l’anima. A Milano se arrivi secondo sei un fesso. Anche a Bergamo per l’Atalanta di Gasperini vale lo stesso discorso: è nella sua comfort-zone”

La Roma ha deciso di cambiare volto affidandosi a una bandiera come Daniele De Rossi. Pensi che anche il prossimo anno i Friedkin lo confermino? O valuterà offerte da altre piazze.

“E’ uno dei pochi casi in cui cambiare allenatore in corsa ha funzionato. Di solito può funzionare in provincia ma quasi mai nei grandi Club. Qui invece ha funzionato e se a Roma non lo confermano sono sciocchi”

 

Per quanto riguarda la zona retrocessione, troviamo una lotta molto avvincente col punto interrogativo fino alla fine. Chi sono le tre squadre maggiormente destinate alla serie B?

“Salernitana ormai sicuramente. Poi Frosinone e forse rischia più l’Empoli del Sassuolo

In ottica Europa e Conference League, chi tra le realtá del campionato come Torino, Fiorentina o Monza può staccare il pass per queste competizioni?

“Difficile perché sarà lotta punto a punto ma il Monza lo meriterebbe. Il Torino lo amo da sempre è la mia seconda squadra dopo l’Inter ma meriterebbe un’altra proprietà che avesse davvero voglia di sfidare la Juventus a Torino, come avviene a Milano con Inter e Milan o a Roma con Roma e Lazio”.

 

E con questo tema concludiamo qui la nostra intervista. Grazie per la tua disponibilità offerta e ti auguriamo le migliori fortune per il proseguio della tua carriera.

 

L’intervista è stata realizzata a cura di Alessandro Bertolino

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