Fiorentina News, Iachini: “Sarà difficile giocare senza tifosi”

Fiorentina, parla Iachini

Parla il tecnico della formazione della Fiorentina Iachini, che prova ad analizzare tutto il momento che, almeno per ora, sta vivendo il calcio italiano. Ecco le parole, riprese da TMW:

Vi aspetta un tour de force.
“Lo sappiamo. Dopo tre mesi che non si gioca, in 35 giorni dobbiamo fare quello che si fa in maniera naturale in tre mesi. Il tutto in un clima molto diverso, con molto caldo e un tasso di umidità importante, nonché recuperi ristretti. Ci sono tante cose da valutare, sarà una situazione diversa per tutti e dovremo affrontarla curando tutti i particolari. Però è chiaro che il campo ci dirà di volta in volta cosa dovremo fare, è una situazione con delle incognite, anche a livello ambientale perché non ci saranno i nostri tifosi che sono il dodicesimo uomo. Il calcio è loro, non nostro. Sono loro che ti danno quella spinta, che oggi dobbiamo andare a reclutare noi, per andare oltre l’ostacolo e superare tutte le difficoltà che ci si presenteranno”.

Che partita sarà quella contro il Brescia?
“Molto difficile. Quando si riprende dopo tanto tempo non sai mai che squadra puoi trovare. Abbiamo chiuso facendo bene, siamo stati la terza miglior difesa del campionato da quando sono arrivato e la squadra aveva preso degli equilibri da primi posti in classifica. Anche davanti stavamo migliorando, il percorso stava andando bene. Poi c’è stata questa interruzione e ora ci apprestiamo a riprendere, con un avversario da non sottovalutare: dovremo affrontare il Brescia come se fosse la Juventus. Solo così riusciremo a fare una buona gara”.

Che lezione abbiamo imparato da questi giorni non facili?
“Questo lockdown ha lasciato tanta amarezza, perché ci sono state cose brutte, pagine brutte e tante persone se ne sono andate o hanno sofferto. Noi ci abbiamo avuto a che fare. Ci sono state tante difficoltà a livello lavorativo, perché poi questa situazione ha inciso anche a livello economico. Al contempo, abbiamo capito che l’Italia è un Paese unito, forte, solidale: dai medici ai volontari, dagli infermieri alle forze dell’ordine, tutti ci siamo tirati su le maniche per non abbandonare nessuno.

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