Deni: “Nessuna richiesta seria per acquistare il club. Con le luci allo stadio puntiamo ad alzare il tiro”
Con un’intervista ai nostri microfoni, Giuseppe Deni ci ha dato delle delucidazioni sul futuro dell’Akragas.
Ci sono novità sul fronte cessione della società?
“No, nessuna novità. Per questo motivo, abbiamo deciso di attuare il piano b. Continueremo noi”
Crede che la situazione Esseneto possa aver allontanato eventuali investitori?
“Inizialmente si, ma grazie al lavoro svolto da Pisano, Ciulla e Piparo, è in arrivo il finanziamento per l’illuminazione e la domotica. Questa è una visione migliorativa che porterà benefici al club”
In questi mesi c’è stato qualcuno realmente vicino all’acquisto della società?
“Si, Martino di Reggio Calabria. Tuttavia alla fine per una serie di fattori non si è fatto niente e la situazione è terminata in maniera poco consona.”
Di Mauro, Grillo e Sorrentino via. Perchè?
Il fatto che i giocatori salutino la tifoseria attraverso dei post sui social non significa che siano andati via. Fino al 30 Giugno sono tutti sotto contratto con l’Akragas per cui ad oggi nessun calciatore ha lasciato il club. Sarà la scelta dell’allenatore a dirci quali giocatori andranno e quali rimarranno, a seconda delle necessità di chi siederà sulla panchina l’anno prossimo.
Quindi Coppa non sarà il prossimo allenatore?
“Stiamo facendo delle valutazioni e di conseguenza sarà valutato anche lui. Allargheremo la base societaria e a ragione di ciò prenderemo la decisione tutti assieme. Coppa rimane per noi un allenatore importante che ha raggiunto egregiamente l’obiettivo delegato dalla società. Vedremo cosa succederà.”
Ad oggi l’Akragas che futuro ha?
“L’Akragas ad oggi ha un futuro. La Serie D non è a rischio, la squadra sarà regolarmente iscritta al prossimo campionato. Stiamo lavorando per alzare il tiro ma per farlo ci sono dei fattori che dobbiamo considerare. Saranno i prossimi giorni a darci delle risposte, ma il futuro del club non è a rischio.
Oltre a ringraziare il signor Deni, si ringrazia anche il mio collega e amico Michelangelo Monachello per avermi concesso la possibilità di effettuare l’intervista.