Delusione Picerno, la rabbia del presidente
Il presidente del Picerno, mostra tutta la sua amarezza per la sconfitta avvenuta per 6-1 contro l’Avellino in un duro comunicato, pubblicato sul sito web della società:
“Se vai in campo con la grinta e la voglia di morire lì dentro allora non importa solo il risultato, uscirai comunque tra gli applausi. Questo non l’ho visto sabato ad Avellino, non ho visto la voglia di morire sul campo pur di mantenere integra la nostra immagine e il nostro orgoglio. Io ho una certa età e so che l’errore è la cosa più normale del mondo. L’importante, però, è come reagisci all’errore che fai, come ti mantieni in piedi dopo un colpo basso e cosa impari da quel colpo. Per me Avellino è stato questo, non cogliere l’occasione – nella difficoltà estrema di restare in 10 e sotto 1-0 – di soffrire insieme per portare la nave in porto senza troppi danni.
Io credo in tutti i ragazzi, nel mister, nel direttore e in tutti coloro che lavorano nell’AZP, perché ne conosco il valore umano prima di quello sportivo. Allora se qualcuno di questi appena citati crede che ciò che abbiamo costruito sin qui sia frutto di overperforming – come diciamo qui in America – allora si sbaglia di grosso: noi abbiamo solo quello che ci siamo saputi guadagnare con sacrificio e umiltà. Nessuno ci ha regalato niente e niente è venuto per fortuna. Quindi, sì, sono molto deluso per Avellino e in generale per l’ultimo periodo attraversato perché ho visto mancare questa consapevolezza nella squadra, questa attitudine al migliorarsi sempre senza sconti, cancellando magari ciò che di buono si è fatto per continuare a riscrivere sempre il meglio di se stessi. Tutto ciò che abbiamo realizzato è a dir poco straordinario, incredibile: nessuno lo avrebbe pronosticato a inizio stagione. Ma grazie al lavoro eccezionale e professionale abbiamo raggiunto vette inimmaginabili. Ora tutto questo prodotto nella stagione non si può buttare via alle ortiche per rush finale che ci aspetta. Umiltà, umiltà e ancora umiltà. Questo è e deve essere il nostro DNA che mi aspetto infatti torni a vivere in tutti noi sin da subito, per queste ultime quattro gare che devono dirci chi siamo davvero. E mi auguro che la risposta sia sempre la stessa: siamo l’AZ Picerno!”