Decreto Rilancio – Stop Irap, proroga Cassa Integrazione e bonus edilizio
Decreto Rilancio – Stop Irap, proroga Cassa Integrazione e bonus edilizio
Stop alla prima rata Irap per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato, senza i paletti legati al volume di perdite subite a causa del coronavirus. Stop anche alla prima rata dell’Imu per alberghi, pensioni e stabilimenti balneari, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Tax credit per le vacanze in Italia per le famiglie con Isee fino a 50mila euro anziché 35mila. Platea allargata per i contribuenti che si avvalgono del 730.
La platea dei contribuenti che si avvalgono del 730 si allarga, consentendo la presentazione anche a chi ha un datore di lavoro che non riesce a fare il conguaglio per mancanza di versamenti da effettuare. Lo prevede un nuovo articolo inserito in un’ultima bozza del dl Rilancio. La norma serve ad evitare le difficoltà che potrebbero incontrare i contribuenti che hanno un datore di lavoro ma che, per le difficoltà legate alla crisi, non hanno capienza per compensare tra entrate ed uscite. Anche per loro sarà possibile presentare il 730/2020 nella modalità ‘senza sostituto’ con il versamento tramite F24 o ottenere il rimborso direttamente dal fisco dopo il 30 settembre.
Slittano al prossimo 16 settembre i versamenti di ritenute, Iva, contributi previdenziali e Inail, atti di accertamento, cartelle esattoriali, avvisi bonari e le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, sospesi dall’emergenza sanitaria per i mesi marzo, aprile e maggio 2020. I pagamenti potranno essere effettuati in unica soluzione, a partire come detto dalla metà di settembre o in quattro rate di pari importo.
Stop alla prima rata dell’Imu su alberghi e pensioni, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Lo prevede una bozza aggiornata del decreto Rilancio. La norma include l’abolizione della prima rata dell’imposta anche per gli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali.
Dopo il braccio di ferro nella maggioranza si va verso un Rem, un “Reddito di emergenza”. Si tratta di un contributo temporaneo variabile dai 400 agli 800 euro limitato a due mesi. Proroga di 9 settimane degli ammortizzatori sociali: i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per l’emergenza epidemiologica da Covid-19, possono chiedere il trattamento di Cig con causale “emergenza COVID-19”, per una durata massima di diciotto settimane, di cui quattordici settimane fruibili per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 e quattro settimane fruibili per i periodi decorrenti dal 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020. Nella durata complessiva vengono considerate le 9 settimane già previste dal Dl Cura italia.
Il superbonus edilizio per gli interventi in condomìni, villette ed edifici residenziali (privati e pubblici), che tiene insieme ecobonus e sismabonus e li innalza a uno sconto record del 110%, vale per tutti gli interventi di riqualificazione energetica, l’installazione dei pannelli solari e anche per il rifacimento delle facciate a condizione che nel pacchetto complessivo sia ricompreso almeno uno dei tre interventi considerato trainante: cappotto termico dell’edificio, caldaia a condensazione o caldaia a pompe di calore. Agevolati anche gli interventi antisismici al 110%.
Per le imprese sopra i 50 milioni di fatturato, l’intervento è affidato a Cdp, che caso per caso dovrebbe individuare lo strumento migliore utilizzando la dote da 50 miliardi attesa dal decreto. Per le imprese fra 5 e 50 milioni di fatturato si prevede il «pari passu», in cui lo Stato accompagna le ricapitalizzazioni private con somme uguali a quelle messe dai soci. L’ultimo livello è affidato alle Regioni, con aiuti fino a 800mila euro (120mila per la pesca e 100mila per l’agricoltura). Ma questo è uno dei capitoli su cui c’è ancora forte discussione.
Presente un credito d’imposta fino al 60% dell’affitto per le imprese con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni, che abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi ad aprile 2020 di almeno il 50%. Per le strutture alberghiere invece il credito è previsto indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente.
Si prevedono contributi a fondo perduto per Pmi, artigiani, commercianti e autonomi fino a 5 milioni di ricavi o compensi. Il ristoro spetta se ad aprile 2020 si sono registrati cali di almeno 2/3 rispetto ad aprile 2019 e si calcola sulla differenza tra questi due mesi in base a tre fasce: 25% per chi ha fatturato o ricavi fino a 100mila euro, 20% tra 100mila e 400mila euro, 15% fino a 5 milioni. Il minimo è comunque di 1000 euro per le persone fisiche e 2000 euro per gli altri. Va fatta domanda all’agenzia delle Entrate.
In arrivo un mix di sconti fiscali e intervento di un apposito Fondo di Invitalia per sostenere gli aumenti di capitale delle Pmi con fatturato nel 2019 tra 5 e 50 milioni. Gli aiuti andranno alle imprese con perdite causa Covid di almeno il 33% che vareranno aumenti di minimo 250mila euro. Ci sarà una detrazione/deduzione del 20% fino a 2 milioni sul fronte fiscale e la possibilità di chiedere a Invitalia di sottoscrivere strumenti finanziari emessi dalle aziende entro fine 2020 di 6 anni e senza interessi.
Risorse per permettere all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) di alleviare il peso delle quote fisse delle bollette elettriche in particolare in capo alle piccole attività produttive e commerciali, gravemente colpite dall’emergenza Covid-19. La misura prevede lo stanziamento di 600 milioni e riguarda i mesi di aprile, maggio e giugno 2020.
È previsto un incremento delle dotazione del Fondo di solidarietà del trasporto aereo, che è il fondo con cui vengono pagate le integrazioni degli ammortizzatori dei lavoratori del settore. In particolare, la a misura prevede che, a decorrere dal primo luglio 2021, le maggiori somme derivanti dall’incremento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco sono riversate, nella misura del 50%, alla gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali dell’Inps e nella restante misura del 50% sono destinate ad alimentare il Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale.
Per il trasporto aereo la bozza in lavorazione prevede una newco interamente controllata dal Tesoro o da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta, per la quale il Mef può partecipare con complessivi 3 miliardi per il 2020. La società può «acquistare e prendere in affitto rami d’azienda di imprese titolari di licenza di trasporto aereo, anche in amministrazione straordinaria».
Ai lavoratori domestici con uno o più contratti di lavoro, alla data del 23 febbraio 2020, per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile di 500 euro, per ciascun mese. La condizione per ottenere l’ indennità è che i lavoratori domestici non siano conviventi con la famiglia datrice di lavoro, né abbiano avuto accesso alle altre indennità introdotte dal Dl Cura italia, né siano titolari di pensione.
In arrivo un tax credit vacanze, fino a 500 euro per le famiglie. Per il periodo d’imposta 2020 è riconosciuto un credito in favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 50.000 per il pagamento dei servizi offerti da strutture turistico-ricettive del nostro Paese. Il credito sarà spendibile per un 50% come sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta, e per l’altro 50% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi.
Arrivano altri 180 milioni per aiutare chi vive in affitto. Lo prevede una nuova bozza del decreto Rilancio, ancora in fase di lavorazione, che aumenta le risorse a disposizione del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione “per ridurre l’impatto economico legato all’epidemia da Coronavirus.
In arrivo 150 milioni per potenziare i centri estivi e contrastare la povertà educativa. Le risorse sono destinate ai Comuni per rafforzare, anche in collaborazione con istituti privati, dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo, per le bambine e i bambini tra i 3 e i 14 anni. Il 10% dei fondi andrà al finanziamento di progetti mirati per contrastare la povertà educativa nel periodo dell’emergenza.
In arrivo un miliardo in due anni per l’istruzione, con il vincolo di destinare le risorse alle misure di contenimento dell’epidemia nelle scuole statali. Il decreto Rilancio stanzia 400 milioni per il 2020 e 600 per il 2021. In arrivo anche aiuti per il sistema 0-6 anni con un contributo complessivo di 65 milioni per chi gestisce in via continuativa i servizi educativi e alle istituzioni scolastiche dell’infanzia non statali, come sostegno economico per la riduzione o mancano versamento delle rette.
Potenziamento delle cure a casa con una dote di 1,5 miliardi. I fondi serviranno per le assunzioni di oltre 9mila infermieri (8 ogni 50mila abitanti) ma anche per assumere medici e tecnici che in parte serviranno per rinforzare le attività di tracciamento dei positivi e dei loro contatti. Sarà poi stabilizzata con 2 miliardi una rete di 15mila letti riservata all’emergenza Covid in vista di una possibile seconda ondata.
Risulta un premio fino a 1000 euro per tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, tecnici, in prima linea contro il Coronavirus. Si prevede che le Regioni per il 2020 possano incrementare i fondi della contrattazione integrativa per riconoscere, al personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato per fronteggiare l’epidemia, un premio commisurato al servizio effettivamente prestato nel corso dello stato di emergenza.
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