Decreto Maggio – Arrivano i bonus tra 600 e 1000 Euro, ecco per chi

Decreto Maggio, arrivano i bonus

Dalla prima bozza del decreto di maggio emerge il rinnovo e l’ampliamento delle misure già previste nel decreto Cura Italia per il sostegno delle famiglie, lavoratori e imprese al tempo del Covid 19.

Con riferimento alle indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica, si segnala la previsione di:

Bonus 600 euro rinnovato per aprile

l’art. 22 della bozza di decreto maggio conferma che l’indennità di 600 euro che è stata erogata nel mese di marzo a favore dei soggetti di cui all’articolo 27 del decreto-legge 18 marzo del 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, verrà mantenuta anche per il mese di aprile. I beneficiari sono quindi:

–              liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;

–              lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;

–              lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020 e purchè gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;

–              lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione;

–              lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;

–              lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione purchè non risultino titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo (entrata in vigore della disposizione).

Leggi anche: Cambiano i requisiti per il bonus autonomi da 800 Euro.

Bonus maggio di 1.000 euro alle P.Iva che hanno avuto un calo del reddito del 33%

Per il mese di maggio, si prevede l’aumento dell’indennità a 1.000 euro a favore di liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data di entrata in vigore del decreto, a condizione che:-              siano iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335,

–              non siano titolari di pensione e non risultino iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie,

–              abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019.

Si prevede la medesima indennità di 1.000 euro per il mese di maggio anche a favore di:

•             lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.)

–              iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335;

–              non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;

–              che siano titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020 o che abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del presente decreto.

•             lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago

–              non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335,

–              che hanno cessato la propria attività, in osservanza dei provvedimenti di urgenza emanati dall’Autorità per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19 o hanno subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del fatturato o corrispettivi del secondo bimestre 2020, rispetto al fatturato o corrispettivi del secondo bimestre 2019,

Bisognerà autocertificare il nuovo requisito all’INPS.

•             lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che:

–              hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione:

–              Non risultino titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione.

–              lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che:

–              abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione,

–              non risultino titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione.

Si segnala inoltre una novità, visto che si sta infatti valutando l’estensione del bonus da 600 euro a categorie di lavoratori non incluse nel “Cura Italia”. L’indennità verrebbe infatti concessa (per i mesi di aprile e maggio) ad ulteriori beneficiari che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro, a causa dell’emergenza epidemiologica.

Seguici su Google News.

Leggi anche: Domanda INPS in attesa di esito? Ecco perché.

 

Autore

Cosa ne pensi?