Cessione San Siro, arrivano le parole del sindaco Sala
Nelle ultime settimane si è riacceso intensamente il dibattito legato al futuro di San Siro: lo stadio, di proprietà del comune di Milano e utilizzato da Inter e Milan per le partite di calcio, negli ultimi anni è stato oggetto di discussioni circa una possibile ristrutturazione o un abbattimento totale, per riammodernare la struttura in linea con quelli che sono i più prestigiosi stadi d’Europa. I due club milanesi avevano ipotizzato anche di cambiare totalmente casa e costruirsi uno stadio di proprietà, come fatto dalla Juventus ormai una decina di anni fa.
Buttare giù definitivamente San Sirosarebbe una “mazzata al cuore” per i più appassionati: la Scala del calcio ha ospitato numerosi eventi, sia sportivi che culturali, e tutto ciò non può essere cancellato. Nelle scorse settimane, si era parlato di un acquisto in comune di Inter e Milan, con l’Agenzia delle Entrate che ha valutato la struttura attorno ai 197 milioni di euro. I due club milanesi si sono mostrati interessati ad avviare dialoghi con il comune di Milano. E Giuseppe Sala non ha tralasciato l’argomento nell’ultimo consiglio comunale.
Durante l’ultimo consiglio comunale, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato anche della questione legata a San Siro, definendo delle deadline entro cui Inter e Milan possono presentare l’offerta e quando avverrà la cessione definitiva della struttura.
Queste le sue parole:
Lo scorso lunedì, 4 novembre, le due squadre hanno inviato manifestazione d’interesse. Con i nostri uffici stiamo lavorando ad un percorso che ci porti alla fase di vendita nell’estate del 2025. Un’offerta di acquisto dovrà arrivare entro il primo trimestre 2025. Mi auguro che finalmente si sia giunti ad una soluzione condivisa e definitiva, che guardi al bene pubblico con i legittimi interessi delle squadre.
Il comune di Milano è dunque disposto a cedere San Siro; ora la palla passa in mano ai due club, Inter e Milan, che dovranno valutare se affondare definitivamente il colpo e portarsi a casa l’intera struttura, magari ipotizzando anche una ristrutturazione che porti lo stadio Meazza ad essere più affascinante di quello che già è.
Avere uno stadio di proprietà significherebbe accaparrarsi tutti i costi, senza dover pagare le spese al comune: questo potrebbe rappresentare un incentivo in più per i club.