Cazzarò, “Solo chi ci nasce può volere bene a Taranto.”
L’allenatore ad interim del Taranto, Michele Cazzarò, nella consueta conferenza stampa post-partita, ha analizzato la bellissima vittoria conquistata dai suoi contro il Cerignola.
Partita – “Loro hanno avuto questa possibilità di far goal su rigore, non l’hanno fatto. Noi, dopo, abbiamo fatto gol. Poi se vai a vedere tutta la loro mole di gioco, hanno giocato meglio, anche perché sono forti e giocano a memoria, essendo insieme da 4-5 anni. Noi stasera dovevamo fare questa partita perché l’abbiamo preparata così: dovevamo cercare di chiudere tutti gli spazi, perché loro sono bravi a livello tecnico, bravi con il palleggio, quindi non ci potevamo sbilanciare e lasciargli spazio. Poi ci è andata bene verso la fine, però penso che, quando una squadra soffre e ci mette il cuore, stasera abbiamo meritato questo risultato.”
Mixe giovani e anziani – “Non è merito mio, ma solo merito dei ragazzi, perché loro vanno in campo. Quasi sempre si sente dire: ‘Quella squadra è forte perché ha l’allenatore forte’; per me è sempre stato il contrario. L’allenatore diventa bravo, ma è la squadra che lo fa diventare bravo, perché è la squadra che scende in campo e gioca. Quindi, dico, questo è tutto merito loro, e io sono contento per loro, perché so cosa hanno passato, perché so cosa vuol dire stare a Taranto quando le cose non vanno bene. Vederli sorridere e gioire è una grande ricompensa.”
6 punti – “A dirti la verità, nemmeno credevo di arrivare alla seconda partita. Noi viviamo giorno per giorno e ci abbiamo messo impegno, cuore e anima, ma non tanto come allenatori, quanto per entrare nel loro gruppo, per essere considerati parte del loro gruppo. Noi ci siamo fidati di loro, e loro si sono fidati di noi. Quindi, ripeto: 2 partite, 6 punti, e questa ormai è già andata. Domani se la saranno dimenticata tutti. Devi pensare all’altra, perché il Taranto, oggi come oggi, non può alzare la testa: deve stare tutti i giorni concentrato, perché il campionato è lungo e ci sarà da soffrire tutte le domeniche, sempre.”
Interazioni con Gautieri– “Non ho sentito il mister, solamente perché, quando alleni la prima squadra, sei impegnato h24: devi guardare video, studiare la squadra avversaria, stare al campo, pensare a tutto. Quindi no non l’ho sentito.”
Meriti – “A me non piace apparire, non mi piace stare al centro dell’attenzione, per questo i meriti principali li hanno i ragazzi. Vederli gioire, vederli sorridere è la cosa più bella del mondo.”
Amore per Taranto – “Io ho sempre sentito l’amore di Taranto, anche quando sono stato criticato. Però, quando fai questo mestiere, devi sapere che puoi avere applausi come puoi avere i fischi. La gente sa quanto io ami questa città e, ti ripeto, mi ha fatto piacere, ti ringrazio, non me l’aspettavo. Taranto, per me, è Taranto. Come fai a non voler bene a Taranto, quando ci nasci a Taranto? Solo chi ci nasce può volere bene a Taranto. Tutto il resto sono solo chiacchiere.”
La prossima partita – “Taranto non deve mai perdere questo modo di lottare, perché, quando ti trovi sotto in classifica, la prima cosa è quella. Se non lotti, non è che vieni fuori dalle sabbie mobili. Quindi devi lottare, poi viene tutto il resto: roba tattica, tecnica e tutto quanto.”Continua a leggere